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Le 10 fondamentali soft skill per IT

Per quale ragione chi seleziona personale informatico pone tanta attenzione nelle soft skill per IT? Per anni l’attenzione si chi si occupava della ricerca e selezione del personale si è concentrata sulla valutazione delle hard skill, in particolar modo per il recruiting di professionisti spiccatamente tecnici, dagli ingegneri in poi. Ma ora tutti quanti hanno capito che la fredda conoscenza, da sola, non basta: è necessario essere in grado di collaborare al meglio con le altre persone, riuscire a organizzare al meglio le proprie attività, capire come comunicare con colleghi, sottoposti, superiori e clienti, individuare i percorsi migliori per affrontare nuove sfide, e via dicendo. Ecco che allora le abilità “non tecniche” sono diventate via via centrali per la selezione del personale di qualsiasi tipo: quali sono per esempio le 10 fondamentali soft skill per IT?

Cosa sono le soft skill?

Prima di vedere le più importanti soft skill per IT vale la pena ricordare brevemente cosa si intende con questo termine. Le soft skill sono le competenze trasversali di una persona, ovvero quelle abilità che esulano dalle qualifiche professionali e dall’esperienza lavorativa e accademica. Talvolta si dice che queste competenze non tecniche sono “innate”, ovvero istintive e impossibili da imparare. In realtà non è esattamente così: se è certamente vero il fatto che ci sono persone con innate doti di leadership o di comunicazione, è altrettanto vero che è possibile lavorare queste attitudini, andando a colmare almeno parzialmente eventuali lacune.

Nel mercato del lavoro odierno, poter contare sulle giuste soft skill all’interno di un team di lavoro ha un’importanza altissima: basti pensare al fatto che, stando a Deloitte, due terzi di tutti i lavori nel 2030 si baseranno sulle competenze trasversali, per via dell’aumento dell’automazione nel mondo lavorativo quotidiano.

Le 10 fondamentali soft skill per IT

  1. Organizzazione: essere organizzati significa essere più efficienti, più produttivi. Ecco che allora chi si occupa della ricerca e selezione di talenti informatici deve dare la propria preferenza ai candidati che dimostrano una più marcata capacità organizzativa, sapendo che nella maggior parte dei ruoli IT è necessario saper saltare tra diversi progetti, e nella consapevolezza che saper assegnare tempi e risorse ai diversi compiti è cruciale per assicurare i risultati desiderati.
  2. Comunicazione: raramente l’informatico lavora in solitudine. Nella maggior parte dei casi è infatti inserito in team strutturati, con la necessità di interagire e comunicare in modo efficace con colleghi, subordinati e superiori: non stupisce quindi che per la ricerca di talenti IT si richiedano ormai comunemente buone communication skills sia livello orale che scritto, nella consapevolezza che interagire via email è spesso una parte importante del lavoro di un informatico.
  3. Lavoro di squadra: visto quanto ricordato qui sopra non deve stupire il fatto che il teamwork risulti tra le fondamentali soft skill per IT. Saper fare gioco di squadra significa essere in grado di fissare e di lavorare per raggiungere degli obiettivi comuni, sapendo che limitarsi a “fare il proprio lavoro” non è sufficiente per garantire il migliore dei risultati. Capire le responsabilità individuali, restare positivi, saper dare e ricevere consigli, assicurare dei feedback costruttivi: sono tanti i tasselli del gioco di squadra da valutare e prendere in considerazione.
  4. Problem Solving: difficile pensare a dei lavori di responsabilità che non prevedano il problem solving tra le soft skill assolutamente necessarie. Nel campo dell’informatica, più nello specifico, i problemi da risolvere non mancano davvero mai: le persone maggiormente portate ad affrontare i problemi in modo pragmatico ma appassionato hanno in questo caso una marcia in più.
  5. Curiosità: non abbiamo dubbi nell’affermare che la curiosità figura tra le più importanti soft skill per IT. Si parla infatti di un settore in cui tutto cambia molto velocemente, in cui regolarmente si incontrano nuove tecniche, nuovi prodotti, nuovi linguaggi, nuove sfide. Ecco che allora il candidato perfetto è anche quello che è sinceramente e appassionatamente curioso, e che sarà dunque portato ad aggiornarsi di continuo, a sperimentare nuove possibilità, così da restare sempre al passo con i tempi.
  6. Adattabilità: come anticipato qui sopra, nel mondo IT il cambiamento è continuo. Per affrontarlo al meglio non basta però restare al masso con le conoscenze: è necessario mantenere la mente aperta ed essere disposti ad evolvere insieme all’informatica, senza restare ancorati al passato.
  7. Pensiero critico: chi si occupa di ricerca e selezione del personale sa molto bene quanto il critical thinking sia diventato una soft skill centrale nei più diversi processi di recruiting. Il pensiero critico è, in poche parole, un metodo di pensiero che si basa sull’analisi concreta dei fatti, senza mai accontentarsi del “sentito dire”. E di certo l’informatico, che si trova a dover prendere tante decisioni importanti nello svolgere i propri compiti quotidiani, deve essere portato ad analizzare ogni qualvolta pro e contro.
  8. Creatività: non sono tanti i talenti IT che si definirebbero come “creativi”, ma non ci sono dubbi nell’affermare che la creatività figura tra le soft skill più importanti per lavorare nel campo dell’informatica. Certo, testare la creatività dei candidati durante un processo di selezione non è sempre facile o immediato, ma è fondamentale selezionare talenti capaci di proporre idee innovative per migliorare prodotti, servizi o processi.
  9. Project Management: come ricordato più sopra, un informatico si trova spesso a doversi muovere tra diversi progetti e differenti responsabilità. Per questo avere delle buone basi di project management ed essere portati a lavorare per priorità sono caratteristiche da non sottovalutare nel momento in cui si selezionare un talento IT da inserire in azienda.
  10. Perseveranza: infine, tra le soft skill per IT da tenere in alta considerazione nel selezionare i migliori candidati c’è la perseveranza. Questo discorso, va detto, vale praticamente per qualsiasi settore, per qualunque ruolo: nessuna azienda vuole infatti contare tra i propri dipendenti delle persone portate ad arrendersi alla prima difficoltà.

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