Nella vita di un’impresa ci sono pochi momenti cruciali quanto quelli relativi alla selezione dei C-Level, ovvero di quei top manager che una volta inseriti diventeranno responsabili di una specifica area funzionale all’interno dell’azienda. I ruoli ricoperti dai componenti della cosiddetta C-Suite sono caratterizzati da livelli altissimi di responsabilità e, di conseguenza, di impatto sulla salute e sullo sviluppo di un business: dalle loro decisioni, dalle loro capacità, perfino dal loro atteggiamento derivano i risultati dei relativi team. Non dovrebbe quindi stupire l’alto grado di importanza da riconoscere all’executive recruitment, processo che dovrebbe essere affrontato con grande attenzione, tanto più che la selezione di CFO, CPO, CRO, CTO e CRO non è certo cosa quotidiana.

Il nostro consiglio è da sempre quello di affidare l’executive recruitment a dei consulenti specializzati nella selezione di dirigenti e manager, come i nostri head hunter specializzati in executive research; oggi vogliamo però sottolineare un altro aspetto del processo di executive recruitment, mettendo in evidenza come sia importante il coinvolgimento diretto – e non solo nelle fasi finali – dello stesso CEO.

Alla guida dell’executive recruitment, infatti, dovrebbe esserci l’amministratore dell’azienda, e non, come accade tendenzialmente per i normali processi di selezione del personale, il responsabile HR.

Il ruolo strategico dell’HR in azienda

Affermare che alla guida dell’executive recruitment dovrebbe esserci il CEO e non l’HR non significa delegittimare questa preziosa e anzi strategica funzione aziendale. Lungi dall’occuparsi unicamente della gestione delle attività più operative, il team Risorse Umane negli ultimi anni hanno accompagnato la trasformazione – digitale e non solo – delle imprese più dinamiche, ponendo sempre maggiore attenzione su attività di grande importanza come l’incremento del benessere in azienda, la promozione della diversità e dell’inclusione, la creazione di un ambiente di lavoro sereno e produttivo, e via dicendo.

Detto questo, anche e soprattutto dopo gli eventi e le trasformazioni che hanno segnato gli ultimi anni – dalla crisi del 2008 fino all’emergenza sanitaria, per arrivare fino alla Great Resignation – tutte le imprese dovrebbero avere compreso perfettamente quanto sia fondamentale poter contare su leader capaci in ogni singola area, e come quindi sia necessario porre particolare attenzione alla loro selezione: da qui la necessità di affidarsi a dei consulenti specializzati in executive recruitment e di coinvolgere il CEO.

Executive recruitment: l’importanza di poter contare sui manager giusti

La nostra società di selezione del personale in questi anni ha seguito l’evolversi di tante imprese italiane e internazionali, spesso a stretto contatto con i rispettivi amministratori. A partire da queste esperienze possiamo certamente affermare che non basta avere un’ottima strategia per raggiungere il successo e per continuare a cavalcarlo; è necessario che quella stessa strategia venga interpretata ed eseguita nel modo giusto, ogni giorno.

Questo vuole dire che non è sufficiente poter contare su un CEO con una visione chiara e vincente per il futuro; è necessario che quello stesso CEO possa contare su dei top manager in grado di trasformare quella stessa strategia aziendale in realtà, così da raggiungere gli obiettivi fissati a breve e lungo termine e da restare competitivi nel tempo.

Al contrario, senza poter contare sulle persone giuste nelle posizioni apicali, anche la strategia più efficace può fallire. Da qui la necessità di includere nell’executive recruitment sia le competenze e gli strumenti di head hunter specializzati, sia la vision del CEO.

Possiamo affermare con certezza che questo è sempre stato vero, e che lo è ancora più in questi anni di veloce, velocissimo cambiamento. Stando alla Annual Global CEO Survey di PWC, il 42% dei CEO afferma che la loro azienda rimarrà vitale per meno di dieci anni se continua sul percorso attuale: di fronte a una tale esigenza di cambiamento, poter contare su leader in grado di trasformare in realtà la vision aziendale può fare la differenza.

Le probabilità che questo si verifichi, però, non possono che essere basse nel momento in cui il processo di executive recruitment viene affidato all’HR, senza coinvolgere il CEO, o limitandosi a richiedere il suo intervento per la sola approvazione del candidato finale, ovvero nel momento in cui la scelta è di fatto già stata fatta.

Il ruolo del CEO nell’executive recruitment

Per tutti questi motivi, siamo convinti che il CEO debba avere un ruolo di prima linea nel processo di executive recruitment, con una parte in ogni step della selezione dei più importanti top manager, nella consapevolezza che la scelta dei migliori professionisti per la C-Suite ripagherà largamente il tempo dedicato a questo processo.

Ecco che allora l’amministratore stesso viene coinvolto dai nostri cacciatori di teste specializzati in executive research per individuare quali sono i requisiti fondamentali per ricoprire un determinato ruolo dirigenziale; allo stesso modo, i nostri head hunter dedicano i primi passaggi della ricerca di manager e quadri alla comprensione della vision e della strategia aziendale, per poter presentare una lista di candidati effettivamente in linea con il futuro percorso dell’impresa.

Tutto questo sapendo che, affidando la selezione dei manager a degli head hunter specializzati e non a dei recruiter generici, si avrà già di per sé una riduzione dei tempi di ricerca, nella consapevolezza che i cacciatori di teste possono partire da un network attentamente sviluppato nel tempo.

E ancora, per rendere più efficace l’executive recruitment e per aumentare ulteriormente la qualità della selezione è possibile coinvolgere il CEO negli incontri con i candidati della rosa finale: così facendo sarà possibile contare sui punti di vista esperti e diversi della società di selezione del personale, dell’HR e dell’amministratore stesso.

Talvolta, per la non disponibilità del CEO o per la volontà di non rubare tempo all’amministratore delegato, al suo posto vengono coinvolti altri dirigenti aziendali, come per esempio il CHRO o il CFO: di certo così facendo sarà possibile contare su una selezione più efficace rispetto a quella che potrebbe fare il solo HR, ma non si può far finta di non sapere che l’unica persona che può vantare una visione davvero completa del percorso che l’azienda è chiamata a fare è lo stesso CEO.  

Cerchi dei consulenti specializzati per la ricerca e la selezione di dirigenti? Contattaci: i nostri head hunter metteranno a tua disposizione esperienza, competenze e preziose liste di contatti.

 

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