Selezione del personale, una questione di strategia
Molti business, sia piccoli che grandi, incontrano spesso grandi difficoltà nel trovare i migliori candidati: in buona parte questo è dovuto al fatto che la ricerca del personale è solo una delle tantissime attività che un’azienda si trova a dover affrontare. Di conseguenza, le strategie adottate raramente si rivelano efficienti quanto si vorrebbe, a tutto discapito dell’impresa. È infatti prima di tutto l’eccellenza dei dipendenti a permettere il successo di un’azienda, e per questo motivo assumere le persone giuste è un vero e proprio imperativo. Ma come si possono aumentare al massimo le probabilità di attirare i migliori candidati?
La ricerca del personale è un’azione di marketing
Per prima cosa è necessario capire che, per riuscire a portare in azienda i candidati migliori, bisogna anzitutto promuovere il proprio brand: la ricerca del personale è infatti un’azione di marketing prolungata nel tempo. Come tutti sappiamo, la ragion d’essere del marketing è quella di creare un desiderio, e quindi, in un secondo tempo, vendere qualcosa per soddisfare quel bisogno. L’azienda, da questo punto di vista, deve saper vendere se stessa ai candidati. Solamente così, rafforzando il proprio brand, un’impresa può contare su un alto numero di professioni desiderosi di entrarne a far parte, ancor prima della formulazione concreta di una qualsiasi offerta di lavoro.
I dipendenti felici attraggono i candidati migliori
Per promuovere il brand di un’impresa è necessario prima di tutto dare impulso alla condivisione dei valori aziendali, affinché i candidati più adatti si sentano automaticamente attratti da un cultura d’impresa che riconoscono già dall’esterno come propria. Oltre a questo, risulta fondamentale dare risalto alle opportunità di carriera e alle eventuali prospettive di espansione aziendale. Ma chi sarà a spargere il verbo verso il mondo esterno? Saranno in prima istanza i dipendenti, in modo del tutto naturale.
Proprio così: un business che può vantare dei forti valori e cospicue possibilità di crescita per i suoi impiegati può certamente contare su un buon numero di dipendenti soddisfatti e più che disposti a rivestire il ruolo di ambasciatori, facendo pubblicità all’azienda. E questo è solo uno dei mille motivi per i quali il fatto di avere una buona reputazione, sia interna che esterna, è un elemento fondamentale per la salute di un business: un’impresa con un’ottima brand reputation è quanto di più attraente ed efficace possa esistere per garantirsi i migliori candidati.
Espandere la propria presenza sul territorio e in rete
Non tutto il lavoro di promozione, però, può essere effettuato dai dipendenti. Pertanto, una fitta rete di connessioni con l’esterno risulta di primaria importanza per creare una community di potenziali dipendenti futuri. A questo scopo, può essere utile costruire dei rapporti più o meno stabili con il territorio, attraverso le scuole, le università ed eventualmente le associazioni, così da veicolare l’immagine giusta al più largo numero di persone. Nemmeno la presenza attiva in rete, in ogni caso, va sottovalutata, anzi: le pagine sui social network non devono però essere sfruttate solo in occasione della ricerca del personale. Facebook, Linkedin e Twitter sono infatti dei mezzi molto efficaci per trasmettere i propri valori aziendali agli interlocutori esterni, così come il sito web aziendale.
Non perdere i contatti
C’è un errore che un’azienda che punta sulla qualità del proprio personale non può permettersi di fare, ovvero perdere i contatti dei potenziali candidati. Così come accade nel mondo del marketing, in cui un buon venditore non si dimentica mai dei potenziali acquirenti e dei clienti passati, così deve succedere anche per la ricerca del personale. Se per esempio in passato un buon candidato si è presentato – spontaneamente o meno – alle porte dell’azienda, venendo successivamente messo da parte per ragioni che trascendono le sue competenze, dimenticarsi di lui potrebbe essere imperdonabile. Queste relazioni vanno invece coltivate nel tempo, attraverso newsletter mirate nel caso delle aziende più grandi, oppure con degli avvisi di nuove posizioni aperte nel caso di imprese più piccole.
Scrivere una job description vincente
Fino a qui, dunque, abbiamo parlato di come promuovere l’immagine aziendale affinché i candidati si sentano attratti da un’eventuale offerta di lavoro: ora è venuto il momento di spiegare come avviare nel migliore dei modi il processo vero e proprio di ricerca del personale. Tutto deve partire da una job description efficace, in grado di attrarre i migliori candidati e le figure più adatte. In primo luogo, è necessario redigere un’offerta dettagliata, con un linguaggio chiaro ma allo stesso tempo tecnico e attinente all’area di business, così da escludere fin dall’inizio un mare di candidature non idonee. Se dunque da una parte si lavora per esclusione, dall’altra la job description ottimale deve instillare nei potenziali candidati il desiderio di proporre il proprio profilo: la filosofia aziendale, i suoi valori, la sua mission vanno dunque rimarcati anche – e soprattutto – in questa sede.
I requisiti fondamentali per il ruolo aperto devono essere elencati in modo completo e senza margine di errore, evidenziando tutte le qualifiche e le competenze aggiuntive ricercate nei candidati. Non deve poi mancare una sincera esposizione dei vantaggi che la posizione aperta offre alla figura richiesta, dalle condizioni di lavoro alle possibilità di carriera, finanche eventualmente alla retribuzione corrisposta. Può essere poi molto utile, prima della redazione di una job description mirata, confrontarsi con i dipendenti che ricoprono ruoli analoghi all’interno del team: loro sapranno senz’altro fornire dei dettagli in più sulle competenze richieste per quello specifico impiego, così da agevolare la selezione del personale.
Dalla quantità alla qualità
Mettendo in pratica questi consigli durante la ricerca del personale, un’azienda può contare di arrivare ad un’ampia rosa di candidati idonei, così da poter effettuare una selezione davvero redditizia. Se infatti durante la fase di ricerca del personale è necessario puntare sulla quantità di candidati adatti all’impiego, nella fase successiva della selezione, l’attenzione va spostata sul piano della qualità. Come si può dunque intuire, attirare i candidati più adatti per determinate posizioni lavorative non è un’operazione semplice, né veloce: spesso essa richiede delle strategie precise e un bagaglio di competenze che vanno ben oltre le capacità di chi guarda al mercato del lavoro in modo del tutto occasionale. In questi casi, l’aiuto di un esperto cacciatore di teste diventa cruciale, per la ricerca di figure manageriali ma non solo. Noi tutti vogliamo lavorare con delle persone fantastiche: una ricerca del personale efficace, studiata a tavolino e portata avanti in modo professionale è l’unico strumento per raggiungere questo obiettivo.
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