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Revisione del CV: il primo passo per trovare lavoro

Perché è così importante la revisione del cv? Durante il colloquio di lavoro con il recruiter, con il responsabile delle risorse umane, con il potenziale manager di riferimento e/o con il potenziale datore di lavoro si decide tutto. In quei 20, 30 o 40 minuti si disegna il futuro della tua carriera lavorativa. Eppure non è quello il passo più importante della ricerca di un nuovo lavoro. No, perché prima è necessario essere selezionati per partecipare al colloquio.

Ecco allora che il passo più delicato ancora è quello della scrittura del curriculum vitae, anzi, quello della riscrittura del CV. Sì, perché, come tutti dovrebbero sapere e come sottolineeremo ulteriormente in questa guida alla revisione del CV, un curriculum vitae non è per sempre. Al contrario: è necessario aggiustare, aggiornare, modificare e personalizzare questo documento molto spesso, per renderlo sempre più efficace di volta in volta, di candidatura in candidatura, pensando sia al punto di vista del selezionatore, sia a quello degli algoritmi sempre più utilizzati per le scremature automatiche dei curricula pervenuti. Come vedremo, questa attività non è facile come si potrebbe pensare.

Gli errori da evitare

Come agenzia di selezione del personale vediamo ogni giorno decine e decine di curricula, e ci sentiamo quindi di affermare una cosa: molti candidati compromettono ingenuamente la possibilità di essere contattati a causa di errori banali o distrazioni imperdonabili. Basta infatti davvero poco per essere scartati.

Pensaci un po’: per ogni posizione aperta si possono ricevere centinaia di curricula, i quali per forza di cose devono essere scremati piuttosto velocemente per selezionare un gruppo ristretto di candidati da analizzare in modo approfondito. E chi viene eliminato per primo? Chi non presenta i requisiti necessari, e che quindi in effetti non avrebbe dovuto nemmeno inoltrare la propria candidatura, sprecando il proprio tempo.

Ma non solo loro: anche chi presenta un curriculum vitae con evidenti errori di battitura, con dati mancanti e con una struttura sciatta viene immediatamente scartato. Perché? Perché si cerca sempre il migliore dei candidati, e, a parità di competenze, sarà sempre meglio scegliere il candidato che ha mostrato impegno e capacità nel realizzare il proprio cv.

Quale datore di lavoro, del resto, sarebbe felice di affidare un incarico a una persona che non si è presa nemmeno la briga di correggere in modo serio e attento il proprio cv? Per questo oggi vedremo insieme come affrontare in modo efficace la revisione del CV.

Gli elementi che devono essere presenti

Da dove si inizia per affrontare la revisione del CV? Ebbene, prima di tutto è importante assicurarsi che il proprio curriculum vitae contenga tutti gli elementi utili al selezionatore. In effetti, quanto a tipologia di contenuti, il CV conta una serie di must have che non può essere trascurata, ovvero:

  • Dati anagrafici: la parte iniziale del curriculum vitae deve contenere tutti i tuoi dati anagrafici, nonché tutto il necessario per ricontattarti. Parliamo quindi di nome, cognome, luogo di nascita, indirizzo, numero di telefono, indirizzo e-mail e via dicendo.
  • Esperienze formative: il secondo blocco di informazioni è tipicamente quello relativo alle esperienze formative. È bene seguire, per comodità del selezionatore che si troverà a leggere il cv, un ordine decrescente, per dare subito le informazioni importanti. Ecco dunque che si inizierà tipicamente con il titolo di laurea, con il master, con il dottorato o con il corso di specializzazione, per poi citare la laurea triennale e il diploma di scuola superiore.

Esperienze professionali

La parte principale del curriculum vitae è quella delle esperienze professionali. Qui di fatto deve essere riassunta la tua vita lavorativa, anche in questo caso in ordine decrescente, partendo quindi dall’ultima (ed eventualmente attuale) esperienza lavorativa, per poi andare a ritroso fino alla prima esperienza affrontata.

Va detto che le persone che possono vantare un buon numero di esperienze possono – o persino devono – eliminare le esperienze lavorative non coerenti con la propria carriera lavorativa o per il posto al quale ci si candida.

Una persona che si candida come responsabile delle vendite, per esempio, può certamente fare a meno di inserire tra le esperienze lavorative passate le stagioni estive nella falegnameria di famiglia durante le scuole superiori. Questo aiuta, del resto, a mantenere breve e denso il curriculum vitae, senza andare ad allungare eccessivamente il documento con informazioni poco utili.

Le lingue straniere

Dopo il blocco dedicato alla carriera scolastica e quello dedicato alle esperienze professionali si passa alle informazioni aggiuntive. Tra queste svettano le lingue straniere: è infatti data per scontata, ormai, la conoscenza di almeno una lingua straniera, nella maggior parte dei casi l’inglese. È bene quindi inserire un blocco apposito per specificare quali sono le lingue straniere conosciute, con i relativi livelli di conoscenza orale e scritta.

Skills informatiche

Difficile trovare un lavoro che non richieda alcuna competenza informatica. Ecco quindi che ormai in tutti i Curricula viene richiesta la menzione delle proprie skills informatiche. Durante la revisione cv è bene menzionare i sistemi operativi, software gestionali, programmi di disegno o di editing, linguaggi di programmazione. Ed elencare tutte le skills digital che possono far capire al selezionatore che si possiedono le competenze informatiche necessarie.

Interessi extra professionali

Serve inserire gli hobby nella revisione del CV? Non sono certo indispensabili, ma è sicuro che degli interessi extra professionali coerenti con la propria carriera o con il posto al quale ci si candida possono essere utili e apprezzati.

Revisione del CV: cosa eliminare

Nel momento in cui ci si accinge all’ottimizzazione e alla revisione del CV è necessario anche eliminare eventuali elementi che potrebbero essere superflui o del tutto sbagliati. Come ricordato poco sopra, il recruiter dedica poco tempo a ogni curriculum durante la scrematura preliminare: è quindi necessario condensare in poco spazio tutte le informazioni utili, eliminando tutto quello che risulta inutile o persino dannoso.

Abbiamo visto che vanno eliminate le esperienze professionali non coerenti o non rilevanti, così come si dovrebbe evitare di inserire degli hobby che non c’entrano nulla con il lavoro ricercato. In generale, è bene evitare qualsiasi informazione personale non richiesta, eliminare del tutto eventuali mezze verità o bugie e tutto quello che è stato inserito un tempo per “allungare” un cv che, ormai, sa difendersi da solo, senza informazioni superflue.

Ottimizzazione del curriculum vitae: le parole chiave

Abbiamo accennato poco sopra alla scremature del curricula, e quindi a quell’operazione effettuata dal selezionatore per “ridurre” il numero di cv ricevuti. La scrematura ha per l’appunto il compito di eliminare tutti i curricula che, già a una prima occhiata, non possono essere presi in considerazione, per delle competenze mancanti, per delle esperienze professionali assenti, per degli errori evidenti e via dicendo. Come si può immaginare, quello della scrematura è un lavoro molto meccanico che, seppur svolto in velocità, ruba molto tempo alle agenzie di selezione del personale.

Per questo motivo sono sempre di più le agenzie di recruiting che effettuano la scrematura preliminare dei cv attraverso dei programmi appositi, i quali vanno a scartare i curricula che non presentano i criteri minimi fissati. Ma come funzionano questi programmi? Semplificando al massimo, questi software vanno a cercare nel testo delle parole chiave indispensabili.

Per un geometra, per esempio, tali algoritmi potrebbero andare a cercare termini come “diploma di geometra” “programmi CAD”, “progettista”, “direttore dei lavori”, “direttore tecnico di cantiere”, “ responsabile sicurezza” e via dicendo. In questa prospettiva, quindi, è bene fare attenzione a inserire sempre tutte le parole chiave che potrebbero risultare fondamentali per un programma software di questo tipo.

Un buon modo iniziale per assicurarsi di centrare le parole chiave cruciali è quello di controllare all’interno dell’annuncio di lavoro al quale si sta rispondendo, avendo cura di citare quegli stessi termini nel proprio curriculum vitae. Questo, però, è solo il primo passo per poter inserire le keyword giuste: i programmi utilizzati per analizzare i curricula utilizzano infatti algoritmi molto complessi e continuamente aggiornati, e per questo motivo può essere prezioso affidarsi a degli specialisti in grado di ottimizzare il curriculum vitae anche da questo punto di vista.

Come migliorare il proprio curriculum vitae

Vediamo ora come migliorare nel concreto il proprio curriculum vitae. È possibile vedere e affrontare questa attività da due prospettive. C’è il miglioramento generale, che può essere fatto in qualsiasi momento, e che è uguale di volta in volta, di fatto per ogni curriculum vitae. E c’è invece il miglioramento puntuale, la revisione del CV fatta in base alle esigenze di quella particolare azienda per la quale ci si sta candidando. Una buona ottimizzazione del curriculum vitae deve tenere in considerazione entrambi questi punti di vista!

Ecco quindi cosa si deve fare:

  • Eliminare tutti gli errori: errori grammaticali, errori di battitura, errori di sintassi. L’errore è sempre dietro l’angolo, e per essere certi di consegnare un curriculum vitae perfetto è necessario rileggerlo più volte, nonché per sicurezza sottoporlo a una seconda persona per un ultimo controllo.
  • Restyling grafico: anche i curricula invecchiano. Ecco quindi che, all’interno di un processo di revisione CV, può essere necessario svecchiare il documento con un minimo ripensamento grafico. L’obiettivo, in ogni caso, è quello di avere un documento chiaro, bene leggibile, intuitivo, ordinato ed elegante. Possono osare qualcosina in più, eventualmente, i creativi.
  • La giusta formattazione del testo: vuoi ottimizzare al meglio il tuo curriculum vitae? Allora dovresti pensare anche alla migliore formattazione del testo, per rendere il tutto più facilmente e velocemente leggibile, mettendo in evidenza i dati che vuoi far risaltare. Possono aiutare, in tal senso, elementi come gli elenchi puntati e il grassetto, da usare però con moderazione.

Cosa scrivere di sé stessi?

Di seguito riportiamo alcuni consigli utili per descrivere al meglio e in modo più efficace sé stessi:

  • Eliminare dati non più necessari: molte persone continuano ad aggiornare nel tempo lo stesso curriculum vitae. Questo, di per sé, non è sbagliato: è proprio questo, del resto, il fondamento della revisione del CV, con continui aggiornamenti per rendere questo documento sempre migliore. Può però darsi che, per inerzia, delle informazioni utili nel passato ma inutili oggi restino fossilizzate all’interno del curriculum. Un esempio? Pensa per esempio al voto della maturità, o all’argomento della tesi di maturità: poteva assolutamente avere senso inserire questi dati prima della laurea triennale, o magari prima della laurea specialistica o del master. Ma che senso avrebbe inserirli dopo tutti questi anni, e dopo i titoli successivi?
  • Lavorare al proprio brand: per migliorare la propria carriera lavorativa è molto importante potenziare il proprio marchio personale, attraverso un’attenta strategia di personal branding. Il curriculum vitae è indubbiamente uno dei canali che ci permette di farlo. Quali sono i tuoi punti di forza? Cosa permette al tuo marchio di svettare sopra agli altri? Assicurati che i tuoi tratti distintivi siano bene presenti ed evidenti nel tuo cv.
  • I numeri: chi si occupa di occupazione lo sa molto bene: i numeri attirano l’attenzione del lettore. Vuoi attirare l’attenzione del selezionatore? Allora inserisci dei numeri concreti nel tuo curriculum vitae, specialmente all’interno della breve descrizione delle professioni passate.
  • Le attività giuste: migliorare il curriculum vitae significa anche poter inserire nuovi contenuti. Stai cercando di farti notare per un certo tipo di lavoro? Seleziona le attività che possono aiutarti ad avvicinarti a quella posizione – volontariato, corsi di informatica, corsi di lingue straniere – impegnati per portarle fino in fondo, e arricchisci il tuo curriculum con questi contenuti in grado di farti svettare sopra agli altri!

Non sempre lo stesso cv

Si potrebbe pensare che arrivi un momento in cui un curriculum vitae non è più migliorabile. Una revisione del CV oggi, una tra una settimana, un’altra revisione tra un mese… come ottimizzarlo ulteriormente? Ebbene, in realtà c’è sempre, in ogni caso, del margine di miglioramento. Forse, arrivati a un certo punto, non è più necessario lavorare all’aspetto formale, avendo raggiunto la formula perfetta quanto a lessico, struttura, formattazione e via dicendo. Ma questo non significa che non si possa rimettere mano al curriculum vitae per renderlo ancora più efficace.

Come abbiamo già detto, infatti, ogni nuova candidatura meriterebbe un nuovo curricula, costruito ad hoc per l’occasione. Ogni ruolo e ogni azienda presentano infatti caratteristiche uniche. Per questo motivo, prima di inviare il “solito” cv, è bene a nostro avviso informarsi in modo attento e approfondito, partendo dal presupposto che è meglio mandare una candidatura al giorno ben mirata che 10 candidature “a caso”.

Cosa vuol dire informarsi in modo approfondito? Semplice, significa studiare l’annuncio di lavoro, informarsi sull’agenzia di selezione del personale coinvolta, leggere tutte le informazioni disponibili sull’azienda che sta cercando un nuovo lavoratore, così da poter consegnare il migliore dei curriculum vitae per quella specifica ricerca.

Chi vuole aumentare al massimo la possibilità di essere preso in considerazione per un colloquio di lavoro, quindi, dovrebbe occuparsi di una revisione del Cv ogni volta che si desidera rispondere a un nuovo annuncio di lavoro.

La revisione professionale del CV

Come abbiamo visto, sono molte le insidie che possono mettere i bastoni tra le ruote anche ai candidati più preparati: al di là degli errori più banali, infatti, ci sono tanti aspetti del curriculum vitae che possono far perdere punti preziosi a un candidato. L’assenza di una parola chiave giudicata cruciale dall’agenzia di selezione, la mancata enfasi su un aspetto premiante, un brand personale incolore, una grafica inefficace: creare un cv perfetto è già di per sé un lavoro difficile, che ben pochi candidati riescono a portare a compimento in autonomia.

Per questo motivo la nostra agenzia di selezione del personale offre ai candidati un servizio professionale di revisione del curriculum vitae: in questo modo è possibile essere assolutamente certi di fare la migliore riscrittura del CV possibile. Accedere alla nostra consulenza curriculum vitae significa poter collaborare con i nostri Cv writer per un restyling completo, a partire da un’analisi approfondita della tua figura professionale: analizzeremo insieme quelle che sono le tue competenze principali, quali sono i tuoi punti di forza e quali sono le esigenze delle aziende, per poi creare un curriculum vitae efficace e vincente.

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