Non basta avere un profilo LinkedIn per avere automaticamente la sicurezza di essere contattati dai migliori cacciatori di teste e per raggiungere così il lavoro dei propri sogni. Un profilo LinkedIn incompleto, anonimo e creato in modo distratto ha la stessa valenza di un curriculum vitae chiuso in un cassetto della propria scrivania. Esiste, ma non lo noterà mai nessuno. Come agenzia di ricerca e selezione di personale qualificato, ci troviamo ogni giorno a consultare LinkedIn alla ricerca di nuovi talenti, da sommare a quelli già presenti nei nostri nutriti database.
Grazie a questa lunga esperienza possiamo dunque spiegarti quali sono le caratteristiche che trasformano un profilo LinkedIn mediocre in un efficace strumento per farsi contattare dalle aziende e dai recruiter.
Ecco, dunque, i nostri consigli per migliorare già da oggi il tuo profilo online, attraverso un processo professionale di ottimizazione profilo LinkedIn.
Un profilo LinkedIn efficace in 10 semplici step
1. Attenzione alla headline
La headline del tuo profilo Linkedin è la scritta che appare subito sotto ai tuoi nome e cognome, di fianco alla tua fotografia. Questo è forse l’elemento più importante di tutta la tua pagina LinkedIn, rappresentando di fatto il suo titolo. Ottimizzare la headline significa renderla altamente descrittiva e farla spiccare rispetto a quelle degli altri utenti: questa piattaforma, infatti, conta più di 300 milioni di iscritti, e per farsi notare è necessaria una briciola di creatività. Una semplice headline del tipo ‘Account’, dunque, non ha alcuna possibilità di distinguersi. Molto meglio adottare la prospettiva del cacciatore di teste e inserire delle parole chiave in grado di potenziare il messaggio e, parallelamente, di ottimizzare questa stringa di testo anche dal punto di vista della SEO (e quindi in direzione dei motori di ricerca come Google). A tua disposizione ci sono 120 caratteri: sfruttali fino in fondo!
2. Occhio alla tua foto profilo
Un profilo Linkedin senza fotografia parte certamente svantaggiato. Detto questo, bisogna precisare che LinkedIn non è Facebook, né tanto meno Instagram. La foto non deve dunque essere artistica, né eccessivamente costruita: deve invece rappresentarti per quello che sei, e quindi preferibilmente nella veste adatta al ruolo che rivesti o a quello che stai cercando. La fotografia usata deve essere professionale, ma non fredda, e deve mostrare chiaramente il tuo volto (puoi del resto decidere tu a chi mostrare questa immagine e a chi no).
3. Crea un Riepilogo efficace
Il tuo profilo LinkedIn mette a disposizione dei tuoi contatti un comodo riepilogo della tua persona. In questa sezione vanno dunque inserite tutte le tue competenze e le tue esperienze professionali, ovvero tutto quello che può essere utile per un recruiter. Ma attenzione, questo non vuol dire che il riepilogo del tuo profilo LinkedIn deve trasformarsi in un curriculum vitae: deve invece essere qualcosa di più discorsivo e di più attraente, capace dunque di raccontare e sintetizzare con garbo i tuoi punti di forza, nonché i tuoi obiettivi per il futuro. Leggendolo, un head hunter o un responsabile HR deve capire non solo le tue capacità, deve farsi anche un’idea della tua personalità.
4. Non dimenticare i contatti
Non rendere difficile la vita a quei recruiter che decideranno di includerti nella loro lista di papabili candidati da contattare: il tuo profilo LinkedIn deve contenere i tuoi contatti aggiornati, così da permettere ai recruiter di entrare in comunicazione con te in pochi secondi. Senza i contatti aggiornati, un profilo Linkedin è praticamente inutile!
5. Aggiorna costantemente le tue competenze
LinkedIn ha una parte dedicata alle tue competenze. Nella creazione del tuo profilo è essenziale completare questa parte con la massima sincerità, senza esagerare le proprie competenze, le quali però vanno continuamente aggiornate. Cosa hai imparato o migliorato nell’ultimo anno?
6. Aggiorna le tue esperienze lavorative e formative
Assicurati di aver inserito tutte le esperienze lavorative nell’area apposita, e di aver specificato le date di inizio e di fine dei rapporti lavorativi, il nome dell’azienda, il ruolo ricoperto, le mansioni principali e tutto quello che potrebbe tornare utile ad un recruiter per valutare la tua persona. E ricordati che questa parte non è un curriculum vitae, è molto di più: puoi infattiba questa sezione immagini, video, articoli, link, paper, insomma, tutto quello che può fare luce sulla tua esperienza e sugli obiettivi raggiunti nel corso della tua carriera.
7. Accresci il tuo network
I vantaggi di avere molti contatti su LinkedIn sono tanti e differenti. Sicuramente, per fare un esempio, un recruiter apprezzerà maggiormente un profilo commerciale con un migliaio di contatti piuttosto di un uguale profilo con 40 contatti risicati. Ma non circondarti di contattati a caso: gli head hunter più accorti, infatti, daranno un’occhiata anche alla composizione della tua rete, e saranno pienamente convinti solo quando scopriranno che gran parte dei tuoi collegamenti è formata da professionisti del tuo medesimo settore.
8. Unisciti a gruppi stimolanti, e diventa un elemento attivo al loro interno
Un profilo LinkedIn creato e abbandonato a sé stesso non può avere grande successo. Per sfruttare a fondo questa piattaforma, per avere un buon motivo per accedervi tutti i giorni e per avere qualcosa di utile da condividere con la propria rete di collegamenti è consigliabile entrare a far parte di qualchb e diventarne una parte attiva: in questo modo ti aggiornerai, amplierai il tuo network e ti farai notare.
9. Non rifiutare – senza motivo – le nuove richieste di collegamento
LinkedIn non è una piattaforma che invita gli utenti a pubblicare contenuti privati: il tuo profilo LinedIn, in questo senso, dovrebbe restare qualcosa di visibile da chiunque. Per questo motivo, tranne in casi particolari, non c’è alcun motivo concreto per rifiutare delle richieste di collegamento. Forse non ti interessa che quella precisa persona entri a far parte della tua rete, ma devi anche pensare che quel nuovo contatto servirà a connetterti (potenzialmente) con tanti altri utenti, tra i quali – chi lo sa – potrebbe esserci anche una persona importante per la tua carriera lavorativa.
10. Non dilungarti inutilmente
Un recruiter alla ricerca di talenti in rete si ritrova a visualizzare non uno, ma 10, 100 e più profili LinkedIn. Per questo motivo devi essere esaustivo ma conciso, per evitare di far perdere tempo a delle persone che, frustrate dalla tua prolissità, potrebbero decidere di cercare altrove.
Ottimizzazione profilo LinkedIn: perché rivolgerti a dei professionisti
La nostra società di head hunting offre una gamma di servizi mirati per le persone desiderose di migliorare la propria carriera professionale: parliamo di consulenze in ambito career coaching, ma anche di servizi come quello di revisione curriculum vitae e, per l’appunto, quello dedicato all’ottimizzazione del profilo LinkedIn. Ma per quale motivo dovresti richiedere questo servizio a dei professionisti? Perché non gestire da te la cosa? Semplice: il nostro servizio può portare a risultati migliori, e quindi a un profilo LinkedIn più performante per la ricerca di un nuovo lavoro oppure per il miglioramento del proprio personal branding e della propria carriera lavorativa.
Questo perché noi consultiamo ogni giorni decine di profili LinkedIn, e sappiamo quindi cosa cercano i recruiter; perché grazie ai nostri cacciatori di teste specializzati conosciamo tutti gli ultimi trend dei principali settori, e sappiamo quindi costruire dei profili LinkedIn capaci di emergere; perché dedichiamo un’attenzione particolare alla SEO, così da permettere al tuo profilo LinkedIn di svettare tra i risultati di ricerca; e perché la nostra revisione sarà perfetta e rapida, per avere dei benefici netti e veloci. Richiedi il nostro servizio di ottimizzazione profilo LinkedIn, porta a un altro livello la tua presenza online!