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Posizione di leadership: hai le carte giuste?

Tantissimi percorsi di sviluppo di carriera professionale puntano esplicitamente verso una posizione di leadership, e quindi per esempio verso uno scatto in avanti a livello manageriale o verso l’assunzione in qualità di dirigente. Non deve però stupire che gli uffici HR aziendali e le agenzie di ricerca e di selezione del personale affrontino con particolare attenzione la selezione dei leader aziendali: le responsabilità che si concentrano nelle mani di questi professionisti sono infatti molte e talvolta estremamente importanti. Un minimo errore da parte di un dirigente può costare carissimo all’azienda, così come un manager di grande qualità può trasformarsi in un prezioso asso della manica capace di cambiare il destino di quello stesso business. Non è quindi un caso se, al momento della selezione di manager, quadri e dirigenti buona parte delle aziende si affida a dei cacciatori di teste specializzati nel rispettivo settore, così da ridurre al minimo la possibilità di compiere degli errori e assumere la risorsa sbagliata. Se da una parte quindi gli imprenditori affrontano questa situazione affidandosi a dei professionisti della selezione, dall’altra parte i candidati devono impegnarsi per dimostrare di avere competenze tecniche, soft skill, attitudini ed esperienze sufficienti per ricoprire in modo soddisfacente una posizione di leadership.

Cosa cercano le agenzie di selezione del personale in un leader

Le agenzie di ricerca e di selezione del personale non hanno iniziato ieri a esaminare e a individuare candidati per colmare delle posizioni di leadership in aziende dei più diversi settori e delle più differenti dimensioni. Al contrario: le tecniche stesse di head hunting si sono sviluppate prima di tutto proprio per soddisfare delle esigenze nel campo dell’executive research. Ecco che allora i migliori cacciatori di teste sanno molto bene cosa esaminare nei candidati per ricoprire una posizione di leadership all’interno delle aziende clienti; si tratta prima di tutto di:

  • la capacità di prendere delle decisioni difficili, in modo rapido, anche quando le informazioni a disposizione sembrano limitate. Il vero leader in frangenti come questo sa fare la differenza, riuscendo a soppesare le conseguenze più probabili di ogni possibile decisione e a individuare tutte le e alternative, per prendere poi una decisione in tempi brevi e senza tentennamenti, assumendosi ogni responsabilità e portando avanti la decisione presa;
  • la capacità di condividere la propria visione con la squadra, che si parli di un dirigente o di un manager. Un vero leader è in grado di trasmettere obiettivi, filosofia, missioni ed entusiasmo, così da motivare e da coinvolgere il proprio team;
  • la capacità di essere empatici è richiesta in ogni persona destinata a ricoprire una posizione di leadership, poiché questa caratteristica è strettamente collegata al livello di benessere, di salute mentale e di serenità dei dipendenti.

Questo peraltro sono solamente le principali caratteristiche che i cacciatori di teste cercano in un leader. Si parla infatti anche di rispetto delle ide altrui, di autenticità, di consapevolezza del proprio ruolo, di abilità comunicative, di una buona gestione dello stress, di capacità organizzative, di capacità nel gestire i conflitti, nonché dell’abilità nel delegare i compiti che non possono essere gestiti in prima persona.

Posizione di leadership: sei la persona adatta?

Prima di convincere un recruiter specializzato nella selezione di manager e dirigenti di essere la persona giusta per ricoprire una posizione di leadership, è necessario esserne effettivamente certi. Vale la pena infatti farsi delle domande abbastanza specifiche: in questo modo si eviterà di candidarsi per una posizione per la quale non si è pronti o non si è adatti, evitando così delusioni, frustrazioni e passi falsi; allo stesso tempo, si individueranno gli elementi chiave e più autentici da presentare all’head hunter per candidarsi in modo efficace alla posizione di leadership. Ecco le questioni che è bene farsi:

  • Ti senti pronta/o a prenderti carico delle responsabilità di una posizione di comando all’interno di un’azienda?
  • Nelle esperienze passate sei andata/o d’accordo con la maggior parte dei colleghi?
  • Pensi di essere una/o decision maker?
  • Quanto ti riesce facile accettare visioni e opinioni diverse dalle tue?
  • Gestisci bene le critiche?
  • Sei capace di mantenere i nervi saldi nelle situazioni di grande stress?
  • Ti senti in grado di risolvere i conflitti tra colleghi?
  • Ti senti pronta/o a gestire un team di lavoratori?

Nel caso in cui tu abbia risposto affermativamente alla maggior parte di queste domande, puoi effettivamente aspirare a una posizione di leadership nel tuo prossimo step professionale. Ma come convincere l’head hunter che sei la persona giusta?

Colloquio di lavoro: come dimostrare che puoi essere un leader

Avere un quadro chiaro delle proprie capacità come leader è un primo fondamentale passaggio per dimostrare a un selezionatore di essere pronti per una posizione di leadership durante un colloquio di lavoro. Il passo successivo è avere ben chiari degli esempi concreti da fornire al selezionatore per dimostrare le proprie capacità: in quali occasioni, nella tua occupazione attuale o precedente, hai dato prova delle tue doti da leader? Pensiamo ai progetti che hai portato a termine con successo, alle situazioni in cui hai dovuto gestire più persone, ai cambiamenti che hai introdotto in azienda, ai problemi o ai conflitti che hai saputo affrontare in modo soddisfacente.

Essere in grado di apportare e di argomentare degli esempi completi è il miglior modo per completare quanto già riportato nel curriculum vitae nell’illustrare le proprie capacità di leader. Nel momento in cui queste informazioni esteriori sono bene individuate e pronte per essere condivise, è bene concentrarsi sugli aspetti interiori: ogni candidato a una posizione di  leadership dovrebbe infatti essere in grado di comunicare in modo convincente le proprie motivazioni personali verso il nuovo ruolo, illustrando poi i cambiamenti che si intendono apportare e le nuove idee che si desiderano proporre ai vertici per influenzare positivamente sia la produttività che la cultura aziendale.

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