Perché non trovo lavoro? Questa è una domanda molto comune tra chi si mette alla ricerca di una nuova occupazione. Cosa fare quando non si trova lavoro? Quali sono gli errori che impediscono la selezione? C’è chi pensa di non trovare lavoro perché nelle grandi città c’è troppa “concorrenza” tra candidati e quindi si lamenta perché non trova lavoro a Milano o a Roma, ma c’è anche chi pensa di non trovare lavoro perché in provincia, nelle piccole città, mancano le offerte. In realtà i motivi che possono rallentare e persino compromettere la ricerca di un lavoro sono molti: vediamoli!
Perché non trovo lavoro? Le tempistiche
Prima di vedere perché tante persone sono portate a lamentarsi di non trovare un lavoro, vediamo quali sono le tempistiche normali per trovare una nuova occupazione. In generale, non si tratta di un’attività particolarmente veloce. Certo, c’è chi riesce a trovare un nuovo lavoro nel giro di pochi giorni e, persino, chi viene assunto già alla prima candidatura. I fattori in gioco sono tanti, e sì, anche un pizzico di fortuna per fare in modo che quell’azienda cerchi esattamente quel profilo in quel periodo, può fare indubbiamente comodo. In realtà, nella maggior parte dei casi, la ricerca di un nuovo lavoro dura di più, settimane e persino mesi. Nel caso dei profili con un certo livello di seniority, non è per nulla sorprendente trovarsi di fronte a tempi di attesa di 6, 8 e, addirittura, di 12 mesi: in questi casi, infatti, sarà lo stesso candidato a valutare attentamente le diverse offerte.
Questo per dire, insomma, che è del tutto normale impiegare delle settimane per trovare un nuovo lavoro e che quindi non bisogna né disperare, né lasciarsi prendere dalla frustrazione.
Non trovo lavoro, cosa fare? Meglio rivedere il curriculum vitae
Perché non trovo lavoro? Spesso il colpevole è proprio lo strumento che più degli altri ci dovrebbe aiutare, ovvero il curriculum vitae. Questo pochi fogli sono infatti il nostro biglietto da visita sul mercato del lavoro e basta qualche piccolo errore per ridurre in modo significativo le probabilità di essere selezionati. Gli errori in questione possono essere i più diversi: consideriamo il fatto che il selezionatore, per la scrematura preliminare del cv, non può che dedicare pochi secondi per ogni candidato, partendo dal presupposto che per ogni annuncio di lavoro si possono ricevere decine, se non centinaia, di cv. Ecco allora che un cv troppo lungo o con una struttura poco intuitiva può finire direttamente nel cestino. Un errore grammaticale o di battitura, inoltre, può essere interpretato come sintomo di disinteresse o di disattenzione; e ancora, certe volte i candidati usano un lessico troppo tecnico, troppo gergale. Va poi sottolineata l’importanza di allegare una lettera di presentazione al cv, per intercettare subito l’interesse del selezionatore.
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Non trovo lavoro: la performance al colloquio di lavoro
Una volta presentato un buon curriculum vitae si possono avere ottime probabilità di essere invitati a un colloquio di lavoro. Questa è sicuramente un’ottima cosa, poiché significa che il cv è stato efficace: ora è importante confermare la buona prima impressione e convincere il selezionatore di essere la persona giusta per quel lavoro. Purtroppo, però, molti candidati affrontano il colloquio di lavoro con l’approccio sbagliato o con una tecnica inadatta. C’è chi arriva a questo importante incontro con troppo stress, il che porta a rispondere in modo poco appropriato o completo alle domande poste o persino a essere poco chiari. C’è chi si presenta al colloquio con un abbigliamento sbagliato, troppo o troppo poco formale, nonché chi fa il clamoroso errore di arrivare in ritardo, non avendo trovato in tempo l’indirizzo giusto. C’è poi chi, non conoscendo le domande più comuni che si tengono ai colloqui di lavoro, non è in grado di rispondere in modo soddisfacente, come al contrario chi si presenta con delle risposte “imparate a memoria”, facendo, dunque, una cattiva impressione al selezionatore.
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Non riesci a trovare lavoro? Forse è una questione di competenze
Spesso, come abbiamo visto, a frenare la ricerca di lavoro sono gli strumenti indispensabili per questa attività, che non vengono usati nel modo corretto: il cv, la lettera di presentazione, ma anche il colloquio di lavoro e il profilo LinkedIn. Talvolta, però, il problema non sta in questi strumenti, quanto invece nelle proprie competenze: spesso infatti i candidati si presentano per delle posizioni di lavoro che in realtà non sono in linea con il loro percorso professionale o di studi. È quindi bene selezionare solamente gli annunci di lavoro per i quali effettivamente si hanno delle chance e impegnarsi al massimo per presentare una candidatura di valore. È molto meglio rispondere a un numero ridotto di annunci di lavoro “idonei” e con gli strumenti usati nel modo giusto, piuttosto che rispondere a decine di annunci in un giorno, in modo distratto e senza usare correttamente gli strumenti a propria disposizione!
Impostare al meglio la propria carriera lavorativa
Certe volte non si trova lavoro perché si è sbagliato a impostare la propria carriera professionale. Forse stai cercando un lavoro per il quale non hai più la giusta motivazione, cosa che si riflette poi a livello di curriculum vitae, di lettera di presentazione e di colloquio di lavoro. Magari stai puntando in un settore o in un ruolo che si è trasformato nel tempo, che si è evoluto, e per il quale tu non presenti le carte in regola. Anche l’impostazione della propria carriera, dalle motivazioni agli obiettivi, per arrivare alle competenze, ha un ruolo importante nella ricerca del lavoro. Hai dei dubbi sulla tua carriera professionale e vuoi un aiuto per re-impostare il tuo percorso? Contatta uno dei nostri career coach, per una consulenza di carriera!