Quali sono le principali metriche per il recruiting? E come possiamo impiegarle per ottimizzare il processo di selezione?
I KPI (Key Performance Indicator) sono indicatori di prestazione che servono a monitorare i processi aziendali, fondamentali per migliorare il lavoro in termini di costi e tempo. Quando siamo in possesso di dati certi possiamo valutarne i risultati: se assenti o insoddisfacenti possiamo modificare qualche passaggio del processo di selezione.
Parametri per il recruiting
Time to hire
Misura la velocità con la quale si assume un nuovo dipendente. Varia in base a diversi fattori: il settore, il profilo cercato, il grado di seniority richiesto, ma soprattutto l’efficacia della strategia e dei processi di ricerca e selezione. Maggiore è la loro durata, ulteriori saranno i costi che l’azienda dovrà sostenere. Monitorare il time to hire è infatti molto importante per una questione economica. Oltre a ciò, la propria posizione rimarrà scoperta più a lungo. Come?
Alcuni software per il recruiting ci possono aiutare a conservare lo storico di ogni attività svolta in automatico. In questo modo sarà possibile analizzare periodicamente il processo di selezione dalla fase di ricerca, al colloquio fino alla stesura della job description e scoprire gli errori.
Cost per hire
Calcola il costo dell’intera assunzione e del relativo ROI. Per farlo basta sommare i costi interni ed esterni sostenuti durante il recruiting, per poi dividere il risultato per il numero di assunzioni effettuate.
Retention rate of hire
Si tratta di un indicatore qualitativo in grado di misurare il livello di retention dei nuovi dipendenti. Selezionare candidati in linea con la cultura e i valori aziendali è indispensabile, in quanto rimarranno più a lungo in azienda.
Success of hire after 90 days
Controlla le prestazioni dei nuovi impiegati dopo i primi 90 giorni di lavoro. Si tratta di un sistema di misurazione che permette di acquisire nuove informazioni sul valore della scelta del candidato.
Hiring Manager satisfaction
Valuta il grado di soddisfazione del manager di riferimento, in grado di giudicare il feedback del nuovo dipendente.
Source of hire
Permette di individuare i canali attraverso i quali sono ricevuti i curriculum, quindi di identificare quelli più allineati alla figura ricercata.
Con i giusti strumenti informatici è possibile tenere traccia delle fonti di ingaggio senza particolari difficoltà. La sua presenza è essenziale, poiché ci aiuta a capire se sono stati investiti sui canali giusti, e se le sponsorizzazioni delle offerte hanno dato un return on investment.
Le metriche per il recruitig sono una risorsa primaria per comprendere come poter migliorare il corso di assunzione e renderlo efficace per trovare i candidati più adatti in tempi equilibrati a costi appropriati.
Come possiamo migliorare i KPI nel processo di selezione?
Anche in questo caso la tecnologia viene in nostro soccorso. Oltre ai diversi software HR reperibili sul mercato, uno degli strumenti privilegiati è il videocolloquio.
Come abbiamo già detto, i tempi di assunzione sono soggetti a diverse variabili, ma possiamo affermare che la preselezione attraverso esso riduce il time to hire.
Vediamo come
Anzitutto, il videocolloquio è in grado di semplificare il processo di selezione, riducendo i tempi di prescreening dei profili. Il tempo di visualizzazione dei video è inferiore a quello necessario per le controparti telefoniche.
Le video interviste consentono inoltre di condividere le informazioni con altre figure aziendali come i manager: in questo modo si snellisce ulteriormente il corso di assunzione, aumentando la probabilità di individuare i candidati migliori.
Infine, la flessibilità di questo metodo è molto apprezzata dai candidati che possono rispondere al questionario in qualsiasi momento.