Figura ibrida per eccellenza all’interno delle imprese di dimensioni medie e grandi, prezioso alleato dell’amministratore delegato o del direttore generale, il giurista d’impresa è un professionista che ricopre un ruolo fondamentale all’interno delle realtà che vogliono continuare a crescere riducendo al minimo i rischi legali, e che anzi desiderano sfruttare al massimo le normative per incrementare ulteriormente il proprio giro d’affari.
Il giurista d’impresa è infatti un profilo che presenta competenze avanzate nel campo del diritto come in quello economico, e che in virtù di queste solide basi può garantire un supporto di massima importanza ai vertici aziendali, potendo peraltro contare parallelamente una notevole autonomia decisionale. Ma quali sono i compiti concreti del giurista d’impresa? Quali sono le competenze che non possono mancare, e che quindi devono essere verificate al momento del colloquio di lavoro? Qual è inoltre la differenza tra giurista d’impresa e avvocato?
In questo articolo scopriremo chi è il giurista d’impresa, per capire come muoversi correttamente durante la selezione di questo professionista.
Chi è e cosa fa il giurista d’impresa
In estrema sintesi, è possibile definire il giurista d’impresa come un esperto di contrattualistica. Si tratta infatti di una figura preposta all’analisi e alla gestione legale dell’impresa, sia per quanto riguarda gli aspetti tributari che per quelli economici. Il suo apporto, poi, è fondamentale anche per la definizione delle politiche della società.
Questa spiegazione stringata, però, fa ben poca luce su quelli che sono i concreti compiti e obiettivi del giurista d’impresa. Definire il giurista come “l’avvocato dell’impresa” può del resto essere fuorviante, e vedremo tra poco più nel dettaglio i motivi per cui non è lecito accostare queste due figure.
L’obiettivo principale del giurista all’interno dell’azienda è quello di tutelare gli interessi giuridici dell’impresa: ogni sua azione, in tal senso, è volta a ridurre per quanto possibile ogni possibile rischio sul lato legale. Non si tratta, però, di una figura professionale che opera solo in difesa. Un buon giurista, infatti, è anche un profilo proattivo, che si muove quindi per individuare le migliori azioni per favorire l’impresa, grazie alla sua profonda conoscenza del mondo giuridico.
Altro suo compito particolare è quello di valutare attentamente le conseguenze a livello giuridico di ogni possibile movimento e di ogni innovazione, sul breve e sul lungo termine. In questo senso, dunque, il giurista d’impresa deve essere chiamato in causa nei più diversi processi decisionali, in modo da sfruttare fino in fondo le sue competenze.
Cosa deve aspettarsi quindi l’impresa che inserisce per la prima volta un giurista all’interno del suo organico, affiancandolo per esempio al direttore generale? Mediante questo inserimento l’azienda può contare su un esperto in grado di tutelare in modo continuo e preventivo i propri interessi giuridici, con un continuo contributo attivo sui processi decisionali. L’azienda che assume un buon giurista d’impresa vede dunque ridursi significativamente il rischio di natura legale, vede aumentare la certezza di approfittare di possibili risparmi a livello tributario e fiscale, nonché le possibilità di ottimizzare la redditività. Non va poi scordato, ovviamente, tutto il lavoro che il giurista d’impresa è tenuto a svolgere nel campo della contrattualistica nazionale e internazionale, nonché il supporto che può dare all’azienda durante eventuali controversie legali.
La differenza tra avvocato e giurista d’impresa
Le aziende che non hanno mai affrontato un processo di selezione per un giurista d’impresa potrebbero non conoscere la differenza tra questa figura e quella dell’avvocato. Prima di tutto, per chiarezza, va detto che queste due figure sono incompatibili: a confermarlo è stata la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense, la quale ha dichiarato che solo gli avvocati possono svolgere in maniera continuativa e organizzata l’attività di consulenza legale e di assistenza stragiudiziale. Sempre il Consiglio afferma inoltre che il giurista d’impresa non può essere iscritto all’albo degli avvocati, e non può quindi esercitare la professione legale. Va però sottolineato che, nell’ottica di una prestazione d’opera continuativa o di tipo subordinato, al giurista d’impresa è permesso svolgere assistenza legale stragiudiziale, a patto che quest’attività sia nell’interesse esclusivo del soggetto in favore del quale è svolta l’attività, e quindi, di fatto, nell’interesse esclusivo del datore di lavoro.
Al di là delle normative, c’è chi ha voluto sintetizzare la differenza tra queste due figure riassumendo la figura del giurista d’impresa come un primus inter pares che opera a favore dell’azienda, laddove invece l’avvocato – compreso l’avvocato d’affari – resta sempre e comunque un professionista da solo, che rappresenta il proprio stesso “centro” professionale.
Competenze e percorso formativo
Il recruiter che si occupa della selezione di un giurista d’impresa deve accertarsi della presenza dei un’ampia gamma di competenze. La preparazione giuridica dei candidati da prendere in considerazione deve infatti essere estremamente diversificata, muovendosi dal diritto tributario a quello amministrativo, senza dimenticare le necessarie conoscenze per quanto riguarda il diritto bancario, penale (commerciale) e finanziario, per non parlare del diritto del lavoro. Non è però tutto qui: al di là delle conoscenze giuridiche, che costituiscono la base di partenza, il giurista d’impresa deve avere una buona base di competenze per quanto riguarda la gestione aziendale e la gestione delle risorse umane.
Si capisce quindi che tra i titoli di un buon candidato al ruolo di giurista ci deve essere non solo una laurea in giurisprudenza, ma anche una specializzazione riguardante il diritto d’impresa per acquisire le necessarie skills quanto a management. Non bastano peraltro le hard skills: un buon giurista d’impresa, visti i compiti che è chiamato ad assolvere, deve anche avere buone doti manageriali, deve essere in grado di prendere decisioni difficili e, infine, deve avere una spiccata propensione per l’aggiornamento continuo.
La selezione del giurista d’impresa
Per selezionare un giurista d’impresa è necessario conoscere in pieno questa figura e i suoi compiti: difficilmente un recruiter con nessuna specializzazione potrà esaminare in modo efficace una rosa di candidati per questo ruolo, non potendo vantare le necessarie conoscenze in campo legale e manageriale. Da qui, dunque, la necessità di affidarsi a un head hunter specializzato in area legal, che si occupa quotidianamente della selezione di figure come giuristi, legal affaiar, tax manager e così via.