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Europass CV: come fare un curriculum vitae europeo

Forse ti stai approcciando per la prima volta al mondo del lavoro, oppure forse, dopo anni passati nella stessa azienda, hai deciso di cercare una nuova opportunità lavorativa. E per farlo stai accarezzando l’idea di usare un CV Europass: ma come fare un curriculum vitae europeo in modo efficace? In questa guida vedremo cos’è il curriculum vitae Europass, come si scrive e come si modifica, ma non solo.

Devi infatti sapere che sì, questo modello per CV ha dei vantaggi oggettivi, ma anche degli svantaggi che non possono assolutamente essere trascurati. Dopo aver visto come come fare un curriculum vitae europeo in formato Europass, dunque, vedremo anche quando usarlo per le tue candidature e quando invece farne a meno, utilizzando cioè un modello alternativo per il tuo curriculum vitae.

Perché sì, come ben sanno le persone che seguono il blog della nostra agenzia di ricerca e selezione del personale, il nostro consiglio per rendere più efficace la ricerca di lavoro è quello di personalizzare sempre, di volta in volta, il proprio curriculum vitae: a livello di contenuto, di stile, e talvolta anche di modello utilizzato, in base all’impresa oppure all’organizzazione presso la quale ci si sta candidando.

Vediamo quindi come fare un curriculum europeo nel modo giusto, senza errori e senza perdite di tempo.

Perché il curriculum vitae è così importante

Prima di vedere che cos’è e come fare un curriculum vitae europeo, in particolar modo per chi si approccia per la prima volta al mondo del lavoro come per chi si trova a cercare un nuovo lavoro dopo molto tempo, vale la pena fare un’introduzione generale sull’importanza del curriculum vitae nel processo di selezione del personale.

Si dice spesso che il CV è il biglietto da visita del candidato: in realtà questa è un’associazione decisamente riduttiva per il curriculum vitate. Di certo però è giusto pensare che un curriculum vitae debba essere in grado, da solo, di presentare al meglio chi lo ha compilato.

È importante sapere che ci possono essere processi di selezione del personale senza annunci di lavoro, con gli head hunter che contattano direttamente i migliori talenti all’interno del proprio network di conoscenze; ma non ci sono praticamente mai processi di selezione senza curriculum vitae, perché sarà pur sempre necessario avere un documento sintetico che presenti tutte le doti di una persona al responsabile HR, al manager di riferimento e via dicendo.

Dunque sì, avere un CV è fondamentale, ma non è tutto qui. Sapendo che nella maggior dei processi di ricerca del personale le agenzie di recruiting raccolgono decine se non centinaia di curricula, è bene confezionare dei CV il più efficaci, corretti e interessanti possibile, così da riuscire a spiccare tra i tanti altri candidati, fin da subito, così da non rischiare di finire nella pila degli “scartati”.

Vale quindi la pena investire tempo, energie e risorse nella creazione di un curriculum vitae efficace, sia questo un CV completamente personalizzato o un CV Europass: a questo proposito, torniamo alla nostra guida, e vediamo come fare un curriculum vitae europeo nel migliore dei modi, sfruttando al meglio le sue peculiarità.

Cos’è il Curriculum vitae europeo Europass

fare un curriculum vitae europeo: una guida completa

Per capire come fare un curriculum vitae europeo è bene capire prima di tutto di che cosa si tratta. Cos’è il CV Europass? Questo secondo termine viene utilizzato per indicare un insieme di strumenti che l’Unione Europea mette a disposizione per gestire in modo il più efficace possibile sia la fase della formazione che quella della carriera lavorativa.

Con Europass, come si può leggere sul sito ufficiale, “la Commissione europea ti aiuta a sfruttare appieno le tue potenzialità e a trovare opportunità in tutta Europa che corrispondano alle tue competenze ed esperienze”. Come suggerisce il nome, quindi, si parla di uno strumento che permette di oltrepassare i confini dei singoli Stati europei, permettendo idealmente di presentare le proprie competenze in modo efficace a qualsiasi azienza, anche all’estero (perlomeno a livello di struttura).

Ovviamente il CV Europass non è sempre esistito: si tratta di uno dei tanti elementi introdotti a livello dell’Unione Europea a partire dagli anni Novanta per rendere effettivamente più uniti gli Stati membri, cercando di abbattere i confini. Il curriculum vitae europeo nello specifico è stato lanciato a partire dal 2002, puntando a creare un modello standard che permettesse una lettura rapida, efficace e facile delle competenze e delle esperienze dei candidati: il presupposto è che, avendo tutti i CV Europass la medesima struttura, il processo di selezione del personale risulti più semplice, più veloce e anche più equo.

Non è sbagliato dunque vedere nel curriculum europeo introdotto nel 2002 una spinta verso la standardizzazione, per definire un quadro unico capace di garantire alti livelli di trasparenza a livello di analisi di competenze e di qualifiche formative e professionali.

Nel concreto, CV Europass è allo stesso tempo un modello e uno strumento per creare dei curricula vitae chiari, strutturati e standardizzati secondo degli schemi che si vorrebbero condivisi a livello internazionale: vediamo quindi come fare un curriculum vitae europeo, per poi vedere in quali casi utilizzare effettivamente il tuo CV Europass.

Come fare un curriculum vite europeo: da dove iniziare

Da dove iniziare per scrivere un CV Europass da zero? Ci sono due modi differenti per fare un curriculum vitae europeo: il primo, quello ufficiale, è completamente online; il secondo, non ufficiale ma che porta al medesimo risultato, è invece offline. La buona notizia è che in entrambi i casi si parla di processi semplici e completamente gratuito.

Per fare un curriculum vitae europeo online è necessario collegarsi al sito ufficiale Europass: qui il primo passaggio – per chi non lo ha già fatto in passato – è creare il proprio profilo online. Nel 2020 l’intera piattaforma Europass è stata aggiornata e rilanciata, e si ha quindi a che fare adesso con un iter effettivamente molto intuitivo. Si dovrà quindi inserire i propri dati personali, quali nome, cognome, indirizzo email e via dicendo; per attivare il proprio account si dovrà aprire l’email inviata dal portale Europass nella propria casella di posta elettronica. Per rendere ancora più sicuro il proprio profilo online è possibile peraltro optare anche per l’autenticazione a due fattori: presa quest’ultima decisione, sarà possibile ultimare la creazione del proprio profilo e dare il via alla creazione del proprio CV Europass online.

La seconda opzione per scrivere un curriculum europeo prevede di usare direttamente il proprio Microsoft Word, all’interno del proprio pacchetto Office. La partenza è però anche in questo caso online, con il download di un modello standard di curriculum europeo per Word: esistono tanti siti che offrono gratuitamente dei template di questo tipo.

Come si fa un curriculum vitae europeo: come compilare il CV Europass

Ora si può effettivamente iniziare a scrivere il curriculum vitae europeo. Per chi ha una certa dimestichezza con la creazione di CV, la struttura del CV Europass risulta immediatamente chiara: questa comprende infatti tutte le sezioni tradizionali dei curricula, quali:

  • Informazioni personali
  • Esperienze professionali
  • Formazione
  • Competenze interpersonali
  • Informazioni aggiuntive

La struttura che ci si trova di fronte è molto rigida, il che come vedremo tra poco è sia un vantaggio che uno svantaggio. Ci si troverà infatti di fronte a un documento che presenta un layout a colonne, con a sinistra una colonna contenente i nomi delle varie sezioni, e a destra lo spazio a disposizione del candidato per inserire le proprie informazioni. In alto, sulla prima pagina, figura in bella vista il logo Europass, al fianco del box dedicato all’inserimento della propria fotografia.

Immediatamente dopo la struttura del CV Europass presenta gli spazi dedicati ai propri dati personali, dal nome a cognome fino all’indirizzo di residenza e alla nazionalità. La sezione successiva è dedicata all’inserimento delle Esperienze professionali, iniziando dalla più recente per passare via via a quelle precedenti e più lontane nel tempo: nel fare un curriculum vitae europeo, nella  colonna a sinistra si inseriranno le date (da… a…) delle singole occupazioni, indicando per ognuna nome dell’azienda, località, attività e responsabilità.

Il box successivo della struttura standard del CV Europass è dedicato invece a Istruzione e Formazione, con una struttura che riprende esattamente quella vista sopra per le esperienze professionali: a sinistra andranno le date, a destra i dettagli delle varie esperienze formative.

La sezione seguente è dedicata alle Competenze: si inizia tipicamente con le lingue straniere, indicando il proprio livello di conoscenza nelle varie situazioni, per poi elencare le altre competenze (comunicative, organizzative, gestionali, digitali e via dicendo).

Chi sceglie di fare un curriculum vitae europeo online viene guidato passo dopo passo nella creazione del CV: per rendere la creazione del curriculum vitae online più veloce è possibile estrapolare informazioni in modo automatico dal proprio profilo Europass o da dei CV precedenti e compatibili; va peraltro detto che, una volta compilate tutte le sezioni del CV europeo, sarà possibile prima di salvarlo e di scaricarlo anche selezionare il template preferito, con delle leggere differenze a livello grafico (pur mantenendo invariata la griglia tipica del CV Europass).

Chi ha deciso invece di fare un curriculum vitae europeo offline dovrà ovviamente procedere “da solo” compilando le varie parti contenute nel file.

Come modificare un curriculum Europass

Come sottolineano sempre sia i nostri head hunter, sia i nostri consulenti specializzati nella revisione dei curriculum vitae, non si deve mai pensare al proprio CV come a qualcosa di statico e monolitico. Non si può insomma pensare di fare un curriculum vitae europeo per poi lasciarlo immutato nel tempo. Al contrario, questo documento deve evolversi: si parla infatti di revisioni, di ottimizzazioni, nonché ovviamente di aggiornamenti, nella consapevolezza che le informazioni contenute nel curriculum mutano nel tempo.

Nella maggior parte dei casi si parla di aggiornamenti migliorativi: pensiamo a chi aggiorna il CV inserendo una nuova esperienza professionale o il proprio nuovo ruolo, o che arricchisce la sezione dedicata alle competenze con una nuova skill digitale o gestionale. Altre volte invece ci sono delle modifiche in senso opposto: può succedere infatti che, dopo anni di non utilizzo, ci si renda conto che il livello di conoscenza di una determinata lingua straniera è peggiorato concretamente.

Modificare un curriculum Europass in ogni caso è molto semplice. Lo si potrà fare sia agendo sul proprio CV europeo in formato Word, sia accedendo al proprio profilo online Europass, come fatto per come fare un curriculum vitae europeo, per effettuare tutte le modifiche del caso direttamente online: in questo ultimo caso, una volta apportati tutti gli aggiornamenti necessari, si potrà procedere con il salvataggio online, e quindi con il download del file in formato PDF, pronto per essere inviato insieme alla prossima candidatura.

Perché tante aziende domandano il CV Europass ai candidati

Abbiamo visto quindi come fare un curriculum vitae europeo, sia online che offline. Di certo avere un CV Europass pronto per essere modificato e inviato al momento giusto è utile: si tratta pur sempre del modello di CV più diffuso. Come approfondiremo meglio più sotto, però, ci sono molte situazioni in cui è bene evitare questo curriculum vitae standard, adottando qualcosa di meno rigido.

Resta il fatto che molte aziende continuano ancora oggi a richiedere espressamente nei propri annunci di lavoro di completare la propria candidatura con un curriculum vitae in formato europeo, Europass per l’appunto. Per quale motivo? Le ragioni che possono spingere a questa richiesta possono essere effettivamente diverse.

Come si è detto, il curriculum vitae europeo spicca per la sua standardizzazione: può quindi accadere che alcuni selezionatori preferiscano ricevere esclusivamente curricula in questo formato per poter effettuare una scrematura più veloce delle candidature, sapendo che sarà molto più facile individuare per ogni candidato la sezione e la voce richiesta. Non va inoltre dimenticato il fatto che, così facendo, sarà più facile eliminare potenziali pregiudizi legati alla formattazione usata, allo stile del CV, ai colori e via dicendo.

Curriculum vitae europeo: quando sì e quando no

Eccezion fatta per le occasioni in cui nell’annuncio di lavoro viene espressamente richiesto l’invio di un CV Europass – e forse è proprio per questo motivo che sei qui a leggere questa guida su come fare un curriculum vitae europeo – è sempre bene domandarsi se per quella precisa candidatura il modello europeo sia il più efficace.

Come si è detto, questo formato standardizzato garantisce una lettura più veloce da parte dei recruiter, nonché una riduzione dei pregiudizi legati a stile, colori, fonti, strutture e via dicendo. Ma attenzione: un recruiter che valuta un candidato cerca la maggior parte delle informazioni possibili per decidere se promuovere quella specifica candidatura allo step successivo. Ecco quindi che, insieme alle informazioni relative alla formazione, alla carriera e alle competenze del candidato, farà bene a valutare anche elementi meno lampanti, ma comunque presenti: un curriculum vitae ordinato dirà qualcosa di diverso rispetto a un cv disordinato, così come un cv dall’impostazione più creativa avrà un impatto differente rispetto a un curriculum vitae standard.

Non si tratta quindi solo di pregiudizi: il formato stesso del CV dice qualcosa di utile al recruiter. Si pensi a una casa editrice alla ricerca di un illustratore, oppure di un grafico. Come potrebbero essere valutati positivamente dei candidati che scelgono di fare un curriculum vitae europeo per candidarsi a una posizione che richiede come competenze fondamentali creatività e conoscenze grafiche?

Va poi sottolineato che negli ultimi anni un numero sempre maggiore di agenzie di ricerca del personale, di recruiter e di head hunter hanno iniziato a rendere esplicito lo scarso apprezzamento verso questa presentazione sì fortemente strutturata, ma anche pericolosamente impersonale, tanto da rischiare di snaturare l’idea stessa del curriculum vitae. Un CV efficace riesce a colpire un recruiter e a rapire la sua curiosità: cosa che, per chi sceglie di fare un curriculum vitae europeo, è oltremodo difficile, in certi casi semplicemente impossibile.

Vediamo quindi più nel dettaglio quando fare un curriculum vitae europeo e quando invece è meglio evitare.

I vantaggi del CV Europass e quando usarlo

come compilare CV EuropassSi è capito che in determinate situazioni è bene evitare di fare un curriculum vitae europeo, optando per un curriculum di un altro tipo. Ciò non significa però che questo formato standard non presenti dei chiari e oggettivi vantaggi, da sfruttare al momento opportuno per dare una spinta alla propria carriera professionale.
Fare un curriculum vitae europeo presenta per esempio il chiaro vantaggio di utilizzare un layout tutt’altro che casuale: la presenza delle due colonne, pur avendo lo svantaggio di ridurre lo spazio a disposizione per inserire informazioni aggiuntive, aiuta a dilatare il CV verticalmente, cosa che può risultare utile per chi, all’inizio della propria carriera, teme di presentare un curriculum troppo corto.

Per la sua standardizzazione, e per il suo buon livello di formalizzazione, fare un curriculum vitae europeo è un’opzione da prendere in considerazione nel caso di una candidatura presso un ente pubblico, presso un ente europeo, presso un ente accademico o simili. E ancora, un CV basato sulla struttura Europass può essere apprezzato nel caso di concorsi pubblici o simili, situazioni in cui la presenza di una trattazione marcatamente cronologica facilita in modo concreto il lavoro dei selezionatori.

Vediamo ora quali sono i motivi per cui, in tante situazioni, è bene evitare di fare un curriculum vitae europeo.

5 motivi per evitare il CV europeo

Ci sono tanti casi in cui è bene cancellare l’ipotesi di fare un curriculum vitae europeo, per allegare alla propria candidatura un CV di formato diverso. Nella maggior parte dei casi, quando si invia una candidatura, la prima preoccupazione deve essere quella di riuscire a spiccare al di sopra degli altri candidati: vista la velocità con cui viene effettuata la prima scrematura nelle agenzie di selezione del personale, presentare un curriculum che già a livello grafico si mostra come diverso può costituire un grande vantaggio. Ecco quindi 5 ottimi motivi per cui spesso è bene evitare modello CV Europass:

  1. Non permette di affermare la propria unicità: come riuscire a sfruttare al meglio i pochi secondi che un recruiter assegna a ogni CV durante la scrematura preliminare, se si è scelto di fare un curriculum vitae europeo in formato standard, con delle ‘gabbie’ rigide? Questo è sicuramente uno svantaggio del fare un curriculum vitae europeo Europass.
  2. Pericolosamente lungo: come si è visto sopra, uno dei vantaggi del fare un curriculum vitae europeo è quello di riuscire ad “allungare” un CV che potrebbe risultare troppo corto. Ma questo si tramuta immediatamente in uno svantaggio quando si hanno tante competenze da segnalare, tanto che non è raro arrivare alla terza o alla quarta pagina. E si sa, le agenzie di selezione del personale non amano i curricula troppo lunghi;
  3. Le informazioni meno importanti nella parte con più visibilità: buona parte della sezione alta del primo foglio è occupata completamente dalle informazioni personali del candidato, che nel formato Europass sono fin troppe; al contrario le competenze sono relegate in fondo al documento, dove spesso vengono del tutto trascurate;
  4. Struttura poco smart dell’area competenze: oltre a essere in fondo, la sezione dedicata alle competenze con cui si scontra chi vuole come fare un curriculum vitae europeo non spicca per chiarezza, per via della sua suddivisione a colonne che peraltro, talvolta, non viene letta correttamente dai programmi di videoscrittura in fase di visualizzazione;
  5. Poco spazio per descrivere le esperienze lavorative: come anticipato, chi decide di fare un curriculum vitae europeo deve per forza di cose tagliare le descrizioni delle proprie esperienze lavorative, descrizioni che però risultano estremamente importanti per i recruiter in fase di selezione.

Per tutti questi motivi, a meno che non venga richiesto espressamente o si abbiano dei chiari segnali dell’apprezzamento del formato Europass da parte dell’organizzazione a cui ci si sta candidando, fare un curriculum vitae europeo è spesso una mossa sbagliata.

Alternative al CV Europass

Il fatto di non poter fare un curriculum vitae europeo non deve certo essere vissuto come un problema. Esistono infatti tantissimi altri modelli di CV ai quali fare riferimento, peraltro con la possibilità di volta in volta di adattare al meglio queste strutture alle proprie esigenze, alle proprie capacità, al proprio stile.

L’esigenza – anche quando si vuole fare un curriculum vitae europeo, ovviamente – è sempre quella di presentare un documento chiaro, immediatamente comprensibile. Ma è possibile pensare per esempio di eliminare la strutturazione in due colonne, oppure di usare la colonna di sinistra per i contatti, per il percorso formativo e per le competenze, usando invece quella di destra per una breve presentazione e per riportare le esperienze professionali.

Va peraltro sottolineato che non fare un curriculum vitae europeo non vuol dire automaticamente creare un CV creativo: esistono infatti tanti altri modelli già pronti da seguire ed eventualmente adattare alle proprie esigenze, senza la necessità di avere delle particolari competenze grafiche o per l’appunto creative.

Cosa controllare prima di inviare il tuo curriculum vitae

Che tu abbia deciso di fare un curriculum vitae europeo o meno, prima di inviare il CV è sempre bene controllare più volte che questo risulti completo, efficace, bene scritto, senza errori.

Purtroppo, come ben sappiamo nella nostra agenzia di selezione del personale, sono tantissime le candidature macchiate da errori più o meno grandi, che finiscono inevitabilmente per pesare sul giudizio del recruiter. Per quale motivo, a parità di competenze e di esperienze, si dovrebbe dare precedenza a una persona che non ha dato prova di buone doti comunicative, o che si è mostrata come distratta, presentando un cv con errori?

Per effettuare delle revisioni professionali e complete del tuo curriculum vitae, per evitare di fare un curriculum vitae europeo con scarsi risultati, per avere la certezza di spiccare fin da subito al di sopra degli altri candidati: per tutti questi motivi mettiamo a tua disposizione un servizio di revisione CV, una consulenza professionale e molto apprezzata per il restyling del curriculum vitae.

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