Per analizzare la selezione personale laboratorio chimico, è necessario fare un excursus sull’industria chimica italiana. Essa conta circa 2.800 imprese e, con una produzione superiore ai 52 miliardi di euro annui, rappresenta il terzo produttore a livello europeo, dietro a tedeschi e a francesi. Complessivamente il settore impiega 108mila addetti, i quali vantano mediamente alti livelli di formazione: si stima infatti che quasi il 20% degli impiegati sia laureato, di contro alla media del settore industriale nel suo complesso, che si ferma all’11%.
Infrastrutture indispensabili per l’industria manifatturiera italiana, le aziende chimiche sono chiamate a essere altamente innovative, affidando alla selezione personale laboratorio chimico qualificato un importante ruolo del proprio sviluppo interno. Va infatti sottolineato che il 5% dell’occupazione del settore è relativo alla parte Ricerca e Sviluppo, con quasi 6.000 addetti impiegati a questo scopo. Nello specifico, il nostro Paese conta circa 680 imprese chimiche attive nella ricerca, posizionandosi da questo punto di vista secondo a livello continentale. Non deve dunque stupire che, tra le figure cardine del settore, ci sia proprio quella del responsabile di laboratorio.
Quali sono le skills che gli addetti alla selezione personale laboratorio chimico devono individuare nei candidati ideali per la posizione di responsabile di laboratorio?
Selezione del personale chimico: come individuare un responsabile di laboratorio
Per capire l’importanza che l’innovazione e la ricerca rivestono nelle imprese chimiche italiane è sufficiente rifarsi ai dati del 2014, i quali ci dicevano che, laddove il 61% delle aziende chimiche aveva introdotto delle importanti innovazioni, tale dato scendeva al 41% per quanto riguarda la media nazionale. L’innovazione, in questo settore, non è peraltro solo di processo, ma anche e soprattutto di prodotto: corrisponde a questa seconda categoria il 52% delle innovazioni del comparto, di contro al 28% della media manifatturiera. Poter contare su dei responsabili di laboratorio competenti, aggiornati e in passo con i tempo è dunque fondamentale.
Cosa deve ricercare in questi candidati chi si occupa di selezione del personale chimico?
Non va dimenticato che il responsabile di laboratorio è in primo luogo un amministratore, ovvero una figura chiamata a gestire le attrezzature, i dipendenti, il magazzino, le forniture e i software del laboratorio stesso. Deve essere lui a stabilire e a controllare il flusso del lavoro, spiegando ai sottoposti come eseguire le procedure quotidiane e straordinarie, mirando alla maggiore efficienza possibile, nonché all’ottimizzazione dei costi.
Tra le sue responsabilità si riconosce inoltre quella relativa alla formazione del proprio staff: deve infatti essere lui non solo a gestire il percorso di apprendimento dei nuovi assunti – esprimendo ancor prima il proprio parere durante i processi di selezione personale laboratorio chimico – ma anche a incentivare gli elementi del team a partecipare a corsi di specializzazione e di aggiornamento, nonché a seminari mirati.
Il responsabile di laboratorio non è però solo un amministratore, è lui stesso un ricercatore, ed è per questo che gli head hunter che si occupano della selezione personale chimico devono ricercare delle figure che, oltre a vantare capacità manageriali, siano contraddistinte da una profonda conoscenza dell’attività svolta sotto la sua supervisione.
Tra i requisiti indispensabili si trova dunque una laurea in Chimica, oppure eventualmente in Ingegneria Chimica o in Biologia. Come anticipato, in Italia esistono i più disparati tipi di laboratori, ed è dunque normale che ogni azienda ricerchi dei responsabili con competenze specifiche, in base alle proprie esigenze. Alcune aziende potrebbero per esempio inserire tra i requisiti fondamentali delle skills di alto livello in microbiologia, mentre altre realtà potrebbero privilegiare delle significative esperienze nel campo della chimica inorganica.
In ogni caso, per individuare dei capaci responsabili di laboratorio, al di là della formazione accademica, si rende necessario premiare le esperienze professionali. Tipicamente il responsabile ha infatti esperienze pregresse come tecnico o come analista di laboratorio, così da garantire una vasta conoscenza delle attrezzature, dei software e dei protocolli. Più rara – e spesso sconsigliata da chi si occupa da anni di selezione del personale chimico – la scelta di un responsabile di laboratorio con precedenti esclusivamente amministrativi: non va infatti trascurata l’esigenza di poter contare su un professionista in grado di risolvere eventuali problemi schiettamente laboratoriali, e quindi di reagire tempestivamente di fronte a qualsiasi ostacolo che minaccia di rallentare o perfino di bloccare le attività di ricerca e di sviluppo.
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