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Demand Planner: ruolo, compiti, competenze e guadagno

Nel corso degli ultimi tempi, un numero sempre maggiore di aziende è alla ricerca di figure da inserire all’interno della propria Supply Chain. Una tra queste è quella rappresentata dal Demand Planner, un professionista che può ricoprire diverse funzioni in base al contesto in cui viene assunto.

Di solito questo ruolo viene ricoperto da un ingegnere gestionale che ha il compito di fare un’analisi e una previsione delle vendite. E di sua competenza è anche la gestione dei prodotti o dei servizi che vengono offerti alla clientela. 

In che cosa consiste nello specifico questo lavoro? Quali sono le mansioni e le responsabilità di chi è stato assunto in questa posizione? Cha tipo di formazione è necessaria? Quanto percepisce di stipendio?

Le mansioni

Uno degli aspetti che il Demand Planner deve tenere maggiormente in considerazione durante le sue attività è rappresentato dalla shelf life di un prodotto. Con questo termine si identifica il lasso di tempo in cui il singolo articolo rimane sullo scaffale del negozio prima di essere venduto. 

Partendo da questo presupposto, è inevitabile pensare a quanto possa essere importante che il ruolo di questa figura. Ma, soprattutto, al fatto che debba essere quanto più possibile specializzato nel settore in cui opera. Tra le sue mansioni, infatti, ritroviamo la gestione della qualità del prodotto, che deve mantenersi immutata per tutto il tempo di giacenza in magazzino e il monitoraggio degli stock.

Di sua responsabilità, di conseguenza, ci sono anche tutte le funzioni aziendali a livello di marketing, vendite, produzione e customer service. Compresa la gestione della distribuzione stessa. Per svolgere queste attività con successo, è indispensabile uno studio costante della domanda di mercato, un’analisi di benchmarking e un’adeguata gestione di qualsiasi tipo di criticità.

Le competenze richieste

Il Demand Planner è un ruolo che negli ultimi anni ha richiesto una specializzazione via via sempre più approfondita del settore in cui è inserito. Ogni contesto, infatti, richiede delle conoscenze e delle necessità diverse. Il mercato del lusso, ad esempio, ha delle dinamiche diverse rispetto ai prodotti di largo consumo. 

Tra le competenze richieste a questo professionista ci sono la capacità di realizzare una quanto più adeguata e verosimile previsione delle vendite. Considerando anche la presenza di eventuali campagne promozionali o diminuzione dei prezzi

Sono indispensabili, inoltre, ottime doti organizzative, propensione al problem solving e analisi dei dati attuali da confrontare con gli storici degli anni passati. Senza trascurare anche un eccellente inclinazione nei confronti delle relazioni interpersonali

Il ruolo della tecnologia

Il Demand Planner può trarre grande vantaggio dall’utilizzo della tecnologia. La sua necessità di dover tenere sotto stretto controllo le analisi di mercato, le vendite e la pianificazione degli acquisti, infatti, richiedono un certo tipo di competenze anche in ambito informatico e tecnologico.

Nel corso degli ultimi tempi, sono sempre più le imprese che decidono di affidarsi a sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale. Grazie ai progressi in questo settore, infatti, è possibile ottenere un aiuto determinante durante le fasi di approvvigionamento delle scorte, il monitoraggio di ogni singolo reparto e la pianificazione delle attività in modo flessibile ed efficiente. 

La modalità di apprendimento automatico fornita dall’Intelligenza Artificiale, inoltre, consente di riconoscere, anticipare e prevedere delle possibili flessioni della domanda di mercato. In questo modo, tutte le fasi del processo di pianificazione delle scorte e di gestione dei prezzi risulta molto più rapido, preciso ed intuitivo. 

Pianificare in modo sincronizzato

Riuscire a realizzare una corretta pianificazione è alla base del ruolo del Demand Planner. Questo risultato produce degli effetti positivi  sia in termini economici, che in termine di stoccaggio delle merci. Basti pensare, ad esempio, ad una drastica riduzione degli sprechi

L’utilizzo di algoritmi matematico-statistici associata all’utilizzo di un portale internet dedicato interamente per la rete commerciale e di uno strumento per l’analisi dei dati aggregati è il connubio perfetto per raggiungere i risultati prefissati. Ma anche per agevolare i processi di produzione in modo dinamico ed efficiente. 

Pianificare in modo sincronizzato, utilizzando strumenti all’avanguardia e coinvolgendo tutti i reparti della produttività aziendale è la strategia migliore per l’azienda che ha l’obiettivo di ottenere dei profitti soddisfacenti. E tutto questo è possibile solo grazie all’intervento della digitalizzazione del Demand Planner.

Personalizzare un prodotto

Le ultime analisi di mercato hanno visto come la clientela finale sia sempre più orientata all’acquisto di prodotti personalizzati sulla base delle proprie esigenze. Di conseguenza, si è potuto notare una partizione della domanda in molteplici sezioni, ognuna con una richiesta specifica. Questo trend presuppone una modifica radicale rispetto alle tendenze degli ultimi decenni.

Il Demand Planner assume un ruolo strategico in tal senso. E’ di sua competenza, infatti, l’analisi in tempo reale delle ultime tendenze di mercato. Ma anche riuscire a individuare dei prodotti specifici per ogni tipologia di richiesta. E per ottenere dei buoni risultati in tal senso, non deve solo soffermarsi allo studio dei dati acquisiti, ma anche al confronto trasversale con il consumatore finale

La formazione

In Italia attualmente non è presente un corso di studi specifico per chi vuole intraprendere la carriera del Demand Planner. Tuttavia, a chi fosse interessato ad ambire a questa carriera, è consigliabile frequentare un corso di laurea in Ingegneria Gestionale o in Economia. E proseguire poi con un corso specialistico e professionalizzante.

La carriera di chi ambisce a questa professione inizia generalmente in azienda, dove verrà affiancato ad un diretto superiore, il Supply Chain Manager, che potrà guidarlo attraverso le attività riguardanti lo stock dei prodotti, l’analisi del mercato e l’approvvigionamento del magazzino. In base ai risultati conseguiti e alla frequentazione di corsi formativi specifici organizzati dall’azienda in cui opera, potrà avere con il tempo sempre maggiori responsabilità.

Quanto guadagna il Demand Planner?

Lo stipendio medio del Demand Planner si attesta attorno ai 32.000 euro annui lordi. L’oscillazione di paga può variare dai 25.000 euro per un entry level fino ai 42.500 euro per tutti coloro che hanno più esperienza nel settore. 

La variazione di guadagno può dipendere da diversi fattori, come ad esempio le dimensioni dell’azienda e del magazzino di articoli da gestire, le precedenti esperienze lavorative del potenziale dipendente e i risultati ottenuti.

 

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