Inviare il proprio curriculum vitae è una delle attività principali di una persona alla ricerca di un nuovo lavoro. Qualcuno, affrontando la ricerca di una nuova occupazione in modo superficiale e distratto, è persino convinto che l’invio del cv sia l’unica attività da gestire in questa fase. Non è ovviamente così: oltre a inviare il curriculum all’agenzia di recruiting e alle varie aziende in cerca di talenti ci sono infatti tante altre azioni da fare per aumentare la possibilità d’essere scelti per un nuovo ruolo, tra i quali l’ottimizzazione del profilo LinkedIn, l’acquisizione di nuove hard skills, le simulazioni di colloquio di lavoro e via dicendo.
Insomma, inviare il curriculum all’agenzia di selezione del personale e alle aziende potenzialmente interessate non è l’unica attività da mettere in campo; indubbiamente, però, si tratta di un’azione importante, che va fatta e va fatta bene. Oggi, dunque, vedremo perché può essere utile inviare il proprio curriculum alle agenzie di recruiting, anche sotto forma di autocandidatura, e vedremo come farlo al meglio.
La candidatura spontanea: come inviare il curriculum all’agenzia di selezione del personale
I portali delle agenzie di selezione del personale, tipicamente, postano online i vari annunci di lavoro. Si prenda per esempio la sezione del nostro portale di recruiting dedicata alle posizioni attualmente aperte: mentre scriviamo stiamo infatti ricercando un avvocato junior, un responsabile commerciale, un responsabile ufficio gare, uno sviluppatore Java, un responsabile di produzione, un operation manager, un sales assistant, un direttore generale, un addetto all’amministrazione e via dicendo. Non sempre, però, è possibile trovare l’annuncio di lavoro che fa al proprio caso, tanto più che l’abitudine di inviare il proprio curriculum vitae all’agenzia in risposta ad annunci per i quali non si presentano i requisiti indispensabili è assolutamente dannosa.
Questo non significa, però, che non sia possibile inviare il curriculum all’agenzia in assenza di annunci specifici. È possibile procedere con un’autocandidatura, inviando quindi il proprio cv ai nostri recruiter senza far riferimento a nessun annuncio di lavoro: in questo caso, l’invio del curriculum vitae diventa una sorta di presentazione delle propria professionalità, in modo da immettere la propria figura professionale all’interno del ricco database della nostra società di recruiting, pronto per essere individuato alla prima occasione utile.
Le migliori agenzie di ricerca e di selezione del personale effettuano infatti un alto numero di ricerche, ogni settimana, per diverse aziende di differenti settori: la nostra agenzia di recruiting, per esempio, offre i propri servizi a imprese dei settori finance, legal, luxury, fashion, automotive e via dicendo, a Milano come nelle grandi città italiane ed europee. Immettere il proprio cv all’interno del nostro database, quindi, significa poter entrare potenzialmente in tanti differenti processi di selezione del personale, anche in quei casi in cui, molto semplicemente, non verrà mai realizzato alcun tipo di annuncio di lavoro.
Questo non significa però che, una volta inviato il proprio cv all’agenzia, si possa smettere di cercare lavoro online e di migliorare il proprio profilo professionale: la concorrenza, anche all’interno del nostro database di candidati, è infatti molto alta, tanto più che buona parte delle nostre ricerche di personale vengono condotte in modalità head hunting, andando quindi al di là della candidatura da parte degli interessati, ricercando i migliori talenti a prescindere da un loro effettivo passo in avanti.
Cosa controllare sul cv prima di inviarlo
Come anticipato, il curriculum vitae inviato all’agenzia di selezione del personale potrà essere preso in considerazione per un alto numero di ricerche. Questo significa, di fatto, che quel singolo cv può essere molto più importante di quello inoltrato a una singola azienda: vale certamente la pena dunque controllare attentamente il documento prima di inviarlo. Ecco una lista degli errori più comuni nei cv che esaminiamo ogni giorno:
- Curricula troppo lunghi: un curriculum vitae efficace deve essere in grado di riassumere un’intera carriera professionale. Nel caso di manager o di lavoratori molto qualificati, quindi, è possibile dover riportare molte informazioni, con il rischio di dilungarsi. È sempre bene, infatti, impegnarsi per restare entro il limite massimo delle due pagine. Il motivo è semplice: i recruiter devono analizzare molti cv in poco tempo, e per questo tenderanno a cestinare con maggiore probabilità i curricula eccessivamente lunghi;
- Errori di grammatica: talvolta sono degli errori di battitura, altre volte degli errori ortografici, altre volte delle parole mancanti. Non ci sono dubbi: quando ci si mette alla tastiera per scrivere un testo, l’errore è sempre dietro l’angolo, per chiunque. Per questo motivo è fondamentale controllare più volte il curriculum alla ricerca di strafalcioni grammaticali o altre inesattezze, rileggendo più volte il documento, preferibilmente a distanza di qualche ora. Solo in questo modo si potrà essere certi di inviare un curriculum all’agenzia senza errori che potrebbero compromettere la candidatura.
- Confusione: come anticipato, il curriculum vitae viene tipicamente letto in fretta dai recruiter, che in pochi secondi devono capire se quel profilo può fare o meno al caso ricercato. Ecco dunque che diventa fondamentale strutturare in modo chiaro il documento, dividendo in sezioni le tematiche e ordinando in modo razionale e funzionale tutte le informazioni.
- Elementi mancanti: non di rado dei curriculum vitae eccellenti sono macchiati inesorabilmente da dimenticanze imperdonabili. Si pensi per esempio ai tanti cv senza la necessaria autorizzazione al trattamento ai dati personali, a quelli senza un indirizzo di posta elettronica o a quelli senza un numero di telefono per contattare velocemente il candidato. Senza questi dati, un cv può diventare semplicemente inutilizzabile.
- Fotografie poco professionali: è sempre un bene inserire una fotografia all’interno del proprio curriculum. Molto spesso, però, si incontrano dei cv corredati da foto inadatte a questo documento, come evidenti ritagli di fotografie di gruppo, fotografie con vestiti inadatti e così via. Qui abbiamo parlato della scelta della foto per LinkedIn: le regole sono uguali anche per il cv.
Inviare il curriculum a un’agenzia o direttamente a un datore di lavoro: in nessun caso deve essere fatto con leggerezza. Per questo motivo abbiamo attivato un servizio di consulenza e di revisione del cv, per dei curriculum a prova di head hunter.