Negli ultimi due anni il mondo del lavoro come lo conoscevamo è stato sconvolto. L’introduzione delle limitazioni, delle misure di distanziamento, delle zone rosse, del lockdown e di tutte le misure messe in atto per ridurre i contagi ha portato infatti a una nuova configurazione del modo di lavorare, che il moltissimi casi si è tradotta nel lavoro da remoto. E, con l’imporsi dello smart working in forma emergenziale, è apparsa chiara più che mai l’importanza delle coesione in azienda, del benessere durante la giornata lavorativa, della capacità di fare squadra. Proprio nel momento in cui i team aziendali si sono trovati separati, con ogni componente a lavorare da remoto, tutti hanno capito la crucialità di poter contare su un clima aziendale di qualità. Ma cos’è il clima aziendale nel concreto, e come si può migliorarlo?
Cos’è il clima aziendale
La parola clima si utilizza comunemente nel lessico meteorologico, a indicare “l’insieme statico delle condizioni meteorologiche di una data zona nel corso di un periodo più o meno lungo”. Nel lessico dell’organizzazione sul luogo di lavoro, invece, il termine clima aziendale indica il modo in cui i dipendenti di una determinata azienda interagiscono tra loro e vivono il luogo di lavoro. La parola “clima” del resto non è utilizzata in modo casuale. A definirlo in azienda concorrono tanti fattori diversi, e l’equilibrio può essere precario, magari con “tempeste” improvvise. Va poi detto che il clima può essere sereno e piacevole, come può essere al contrario, opprimente e insopportabile. Dedicare attenzione al clima aziendale significa andare oltre alla visione semplicistica secondo la quale è sufficiente un buon stipendio per rendere felici i dipendenti e assicurare così all’azienda maggiore produttività e migliori performance. Affinché le persone siano a proprio agio, serene e produttive i requisiti da soddisfare sono invece molto di più. Cos’è quindi il clima aziendale? È l’espressione del modo di sentire collettivo all’interno di una medesima realtà lavorativa, con conseguenze importanti su produttività e su tasso di turnover, risultante dalla sintesi di tanti fattori diversi, quali l’ambiente fisico, la motivazione, la condivisione degli obiettivi aziendali, la comunicazione interna e via dicendo.
Gli errori che possono compromettere il clima in azienda
Un clima aziendale negativo può portare a numerosi problemi per l’azienda. Al ridursi del benessere sul luogo di lavoro calano anche le performance, e quindi la produttività e i guadagni per l’azienda. Nessuno peraltro vuole lavorare giorno dopo giorno in un luogo con un ambiente poco sereno, e per questo motivo al peggiorare del clima in azienda aumenta il tasso di turnover, così da perdere preziose competenze e dover affrontare frequentemente i costi del processo di ricerca e di selezione del personale. É quindi importante individuare i possibili errori che possono compromettere il clima aziendale:
- Errori nel processo di selezione del personale: talvolta basta un solo elemento dissonante per mettere a rischio l’equilibrio all’interno dell’azienda. Si pensi per esempio a un manager che non si rispecchia nella cultura dell’organizzazione e che gestisce in modo del tutto personale il proprio tema, o si pensi al dipendente che di settimana in settimana instilla il malumore nei colleghi. Compito del recruiter, durante il processo di ricerca e di selezione del personale, è valutare anche la capacità dei candidati di potersi amalgamare nel team aziendale già presente, andando quindi oltre la mera valutazione delle hard skills.
- Processo di onboarding distratto o mancante: per assicurare un buon clima aziendale è fondamentale inserire in modo attento ogni nuovo talento, in modo da farlo sentire fin da subito parte di una squadra e da faro sentire a proprio agio.
- Non riconoscere le prestazioni dei collaboratori: i leader in azienda non possono trascurare i contributi di valore dei collaboratori e dei sottoposti; chi non dà mostra di vedere le buone prestazioni dei dipendenti compromette la loro capacità di sentirsi importanti per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
- Trascurare la sfera personale dei lavoratori: nelle PMI questo problema si presenta molto spesso, con l’azienda che, pensando alla sola sfera professionale, fatica a concedere ai dipendenti ferie e permessi, o che torce il naso in caso di infortuni e malattia. In questo modo però nel team di lavoro non possono che diffondersi sentimenti come insoddisfazione, sfiducia nonché malanimo, i quali alla lunga finiscono per compromettere del tutto lo spirito di squadra.
- Non fare attenzione alla comunicazione: in nessun caso chi gestisce dei team di lavoro deve esprimersi in modo offensivo, per non dare vita a propria volta a ulteriori commenti offensivi tra collaboratori. L’azienda deve essere uno spazio sicuro, anche e soprattutto per quanto riguarda temi di genere, di religione, di provenienza e via dicendo.
Come migliorare il clima sul luogo di lavoro
Visto cos’è il clima aziendale e quali sono gli errori che possono comprometterlo, vediamo come migliorarlo in modo concreto.
- Più attenzione nei processi di ricerca e di selezione del personale
- Processi di onboarding strutturati e attentamente seguiti
- Luogo di lavoro efficientemente progettato e confortevole
- Formazione continua
- Comunicazione trasparente
- Condivisione degli obiettivi aziendali
- Crescita professionale dei dipendenti
- Riconoscimento risultati raggiunti
- Possibilità di sviluppo di carriera in azienda
- Analisi regolare del clima aziendale
Come analizzare il clima aziendale
Come si è visto, tra i principali passaggi per migliorare il clima aziendale vi è l’analisi. Va detto che ci sono diversi modi per valutare l’atmosfera lavorativa all’interno di un’azienda, a partire dai tre diversi approcci sviluppati negli ultimi decenni per studiare questa componente: si parla in fatti dell’approccio strutturale, dell’approccio percettivo e dell’approccio interattivo.
In generale, per analizzare il clima aziendale si parte dalla raccolta di informazioni, attraverso la lettura di documenti aziendali nonché mediante la richiesta di informazioni presso gli stessi collaboratori. Si potranno così valutare singolarmente fattori come l’ambiente fisico, la motivazione, la leadership, la comunicazione, le caratteristiche del sistema premiante, la soddisfazione per lo stipendio, la linearità del percorso professionale e via dicendo. In questo modo sarà possibile individuare le criticità presenti e intervenire in modo tempestivo per cancellare le lacune, per non compromettere le performance e per mantenere in azienda i propri dipendenti.