Per quale motivo chi è alla ricerca di un nuovo lavoro dovrebbe richiedere una consulenza LinkedIn ai nostri esperti?
Prima dell’avvento dei social media i candidati potevano contare solo su due strumenti tangibili, ovvero sul proprio curriculum vitae e sulla propria lettera di presentazione.
Oggi, invece, chi è alla ricerca di una nuova occupazione dovrebbe tenere in considerazione anche altre strumenti. Tra questi vi è la propria immagine online, la quale è in realtà costituita da molti frammenti diversi. Il più importante è sicuramente quello costituito dal proprio profilo LinkedIn, che ha lo scopo specifico di rappresentare una persona dal punto di vista professionale.
LinkedIn, negli ultimi anni, è diventato infatti uno strumento essenziale per chi effettua ricerca e selezione del personale. Lo usano le imprese, piccole e grandi, nel momento in cui vogliono individuare nuovi talenti, lo usano le agenzie di recruiting e i cacciatori di teste, per ricercare nuovi professionisti, nonché per farsi un’idea delle loro skill e della loro personalità.
Ecco qual è il primo motivo per il quale richiedere una consulenza LinkedIn.
Ma andiamo più in profondità.
I numeri di LinkedIn
LinkedIn è il più grande social network professionale del mondo: conta circa 600 milioni di iscritti a livello globale e circa 260 milioni di utenti attivi mensili (di questi il 40% accede a LinkedIn ogni giorno).
Nonostante sia nato negli Stati Uniti, il 70% degli utenti iscritti alla piattaforma proviene da altri Paesi. Più nello specifico 11 milioni di utenti iscritti a LinkedIn si trovano in Italia.
Si tratta di un canale estremamente utilizzato dalle aziende basti pensare al fatto che il 50% del traffico B2B sui social media arriva da LinkedIn
Il 44% degli utenti di LinkedIn ricava oltre 75.000 dollari all’anno; tra gli iscritti si contano oltre 2 milioni di Top Manager e non è dunque una sorpresa scoprire che si tratta della piattaforma più utilizzata tra le aziende Fortune 500. Le persone che “prendono decisioni importanti” sono iscritte alla piattaforma: più di 60 milioni di utenti LinkedIn sono considerati senior-level influencers.
Più nello specifico, oltre il 90% degli executive ha indicato LinkedIn come la prima scelta per la ricerca di contenuti interessanti per la propria attività.
I numeri di LinkedIn descrivono, quindi, una realtà estremamente importante che non può essere trascurata da chi è alla ricerca di un nuovo lavoro né, d’altra parte, da chi è alla ricerca di talenti.
C’è però un altro dato che è bene prendere in considerazione, questo social network è usato con grande parsimonia. Questo significa che, pur a fronte di un altissimo numero di utenti attivi, viene utilizzato mediamente solo 17 minuti al mese. Su LinkedIn è quindi necessario fare colpo subito, cercando di impressionare i recruiter e i datori di lavoro con un profilo interessante. Il poco tempo a disposizione, infatti, non lascia spazio ad errori.
Purtroppo, però, chi si occupa di ricerca e selezione del personale e che quindi esamina settimanalmente molti profili LinkedIn, sa molto bene che su questi si trovano molti errori uniti a mancanze, leggerezze e via dicendo.
Scoprire quali sono i più comuni errori su LinkedIn può aiutarti a capire quanto può essere utile una consulenza LinkedIn dedicata.
I più comuni errori su LinkedIn
Immagine profilo errata: il primo grande errore è non avere una foto profilo. Si tratta di un elemento importante che mostra chi è il candidato, non inserirne una significa non voler dare sufficienti informazioni ad un possibile datore di lavoro.
La fotografia deve essere sobria, con un abbigliamento in linea con la posizione ricercata. No, quindi, alla foto del matrimonio, come no anche alla fotografia fatta in costume durante le vacanze al mare.
Avere più di un account: capita spesso di trovare persone che hanno più di un account, il che può creare confusione. I recruiter che devono analizzare decine e decine di profili, nel momento in cui si trovano di fronte a situazioni simili, tendono a passare oltre. Molto meglio, quindi, eliminare eventuali vecchi account, e concentrarsi su un solo profilo.
Non sfruttare il sommario: al di sotto dell’immagine profilo LinkedIn offre uno spazio di 120 caratteri. Chi realizza il proprio profilo in modo distratto e veloce si limita ad inserire la propria qualifica. Ma se LinkedIn dà la possibilità di usare 120 caratteri, perché limitarsi? Molto meglio dare già qui qualche informazione in più per mettere in evidenza i propri punti forti. Come visto, il tempo a disposizione per fare colpo è pochissimo!
Non sfruttare il riepilogo: purtroppo molte persone non capiscono quanto sia importante il riepilogo su LinkedIn, ovvero il breve testo che introduce la pagina. Questo è il vero biglietto da visita del candidato e in quanto tale deve essere concepito in modo strategico: deve essere ricco di parole chiave, deve essere strutturato in modo chiaro e snello, e non deve contenere banalità.
Avere pochi contatti: non tutti devono avere una rete di migliaia di contatti, ma un candidato che conta poche decine di contatti su LinkedIn – oltre ad avere minori probabilità di poter essere trovato – non farà una bella impressione su un recruiter, il quale si domanderà per quale motivo il network del candidato in questione è così ristretto.
Aumentare le possibilità di trovare un lavoro con una consulenza LinkedIn
Quelli che abbiamo visto sono solamente alcuni dei più comuni errori su LinkedIn: a questi si sommano la mancanza dell’indicazione delle competenze lavorative, l’assenza totale di attività sul proprio profilo, che risulta abbandonato così a sé stesso, i sempre presenti errori grammaticali e via dicendo.
Per aiutare i candidati di qualunque livello ad ottimizzare la propria presenza online, i nostri esperti offrono un servizio di consulenza LinkedIn: grazie al nostro supporto, potrai quindi avere un profilo adeguato, competitivo ed efficace per attirare l’attenzione dei recruiter e delle aziende.
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