La mancanza di competenze adatte è tra le principali preoccupazioni degli imprenditori. Anzi: stando ai risultati della 28° Annual Global CEO Survey di PwC, lo skill gap fa ancora più paura di fenomeni come l’inflazione e la volatilità macroeconomica. Come trovare personale qualificato nel momento in cui il mercato del lavoro non presenta le competenze ricercate dall’azienda? Questa è una domanda che tantissime aziende si pongono ogni giorno, sapendo peraltro che il 45% dei CEO italiani ha in programma di assumere nuovo personale nel corso dell’anno.

Ma, per l’appunto, come trovare personale qualificato nel momento in cui i candidati che rispondono agli annunci di lavoro non presentano le necessarie skills? Stando a un’indagine condotta dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, in Italia la carenza di competenze è particolarmente forte a livello tecnico (per il 57% dei lavoratori) e a livello di soft skills (per il 36% dei lavoratori). Tutto ciò sapendo, peraltro, che circa il 40% delle competenze lavorative è destinato a mutare entro il 2027 (come indicato dal report Future of Jobs 2025 del World Economic Forum).

Vediamo quindi, in questo scenario tutt’altro che agevole, come trovare personale qualificato e non mettere a rischio la stabilità e la crescita dell’impresa.

Gli impatti negativi della difficoltà di reclutamento

Per una mancanza generalizzata di formazione e di aggiornamento su diversi aspetti; per via della rapidissima evoluzione tecnologica che ha caratterizzato gli ultimi anni; nonché a causa del progressivo invecchiamento della forza lavoro, che porta a una minore presenza di giovani con competenze fresche nei processi di selezione del personale.

Per tutti questi motivi, in molti casi trovare personale qualificato è tutt’altro che facile. Tra poco vedremo come affrontare al meglio questo ostacolo che sbarra la strada della crescita di tanti business: prima vogliamo però sottolineare come il fatto di non trovare personale qualificato da inserire in azienda possa avere diversi impatti negativi, con un danno complessivo effettivamente difficile da stimare. Affrontare una crescente difficoltà di reclutamento può per esempio portare a un sovraccarico di lavoro per il team HR, può rallentare la crescita dell’azienda e può portare a una riduzione della produttività, nonché all’impossibilità di raggiungere degli obiettivi prefissati e cruciali per l’impresa.

D’altra parte, il fatto stesso di rivedere i requisiti minimi per non lasciare delle posizioni scoperte può portare a importanti costi di formazione, soprattutto per delle posizioni che richiedono specializzazioni specifiche e di alto livello: ai costi di difficili e magari ripetuti processi di ricerca e selezione del personale per trovare personale qualificato si sommano così quelli per l’organizzazione e la frequentazione di corsi.

In una situazione come questa, riconoscere la presenza di un diffuso skill gap e della conseguente difficoltà di reclutamento per buona parte delle imprese è il primo step per riuscire a superare questi ostacoli; vediamo quindi come trovare personale qualificato per la propria azienda anche in un contesto di questo tipo.

Come trovare personale qualificato in un mercato del lavoro difficile: l’employer branding

Come si è visto, trovare personale qualificato è spesso difficile per via di agenti esterni, che non hanno a che fare con l’operato dell’azienda e sui quali l’azienda può fare poco o nulla. Fenomeni come l’invecchiamento demografico, la veloce innovazione tecnologica e le pecche del sistema formativo vanno infatti affrontati e ridimensionati in ben altre sedi.

Le aziende, dal canto loro, non possono che agire parallelamente in due direzioni, per riuscire ad attirare e a individuare le poche competenze presenti sul mercato. Per prima cosa l’azienda dovrebbe impegnarsi per presentare ai propri dipendenti e collaboratori un luogo di lavoro sereno, soddisfacente e quindi ambito, facendo inoltre in modo che questi benefici risultino ben visibili all’esterno.

Ecco che allora l’impresa che desidera ridurre a prescindere la difficoltà di reclutamento e attirare così i migliori talenti presenti sul mercato dovrebbe mettere a punto un’efficace strategia di employer branding: così facendo i processi di selezione del personale saranno più agevoli e più efficaci, nonché meno costosi.

Lavorare al proprio employer branding vuol dire inquadrare le caratteristiche più autentiche della propri azienda, anche grazie ai dipendenti che già oggi fanno parte del team, e creare a partire da essi una comunicazione efficace e coerente, incoraggiando i collaboratori stessi a partecipare: ogni momento della vita dell’azienda nei confronti del mondo esterno, dalla partecipazione delle fiere di settore fino ai colloqui di selezione del personale, deve riflettere il brand in modo trasparente. Così facendo sarà possibile fornire all’esterno un’idea abbastanza chiara di cosa significa lavorare per l’azienda e di quali sono i vantaggi per i dipendenti, guadagnando punti in termini di attrattività e di fiducia.

Come trovare personale qualificato: i vantaggi dell’head hunting

In uno scenario dominato da una generalizzata difficoltà di reclutamento, che colpisce in particolar modo i settori ICT, Manifatturiero, Healthcare e Finance, anche le aziende con il miglior employer branding possono incontrare ostacoli sul percorso della ricerca talenti. Il motivo di base è semplice: le poche persone presenti con le necessarie competenze ed esperienze sono nella maggior parte dei casi già occupate, e quindi non sono alla ricerca attiva di un posto di lavoro.

Di conseguenza, le classiche ricerche di personale che partono dalla pubblicazione di un annuncio di lavoro per trovare personale qualificato rischiano spesso di portare a un nulla di fatto. Come uscire da questa impasse? L’obiettivo qui deve essere quello di coinvolgere anche i professionisti che, pur non essendo alla ricerca attiva di un lavoro, possiedono le competenze necessarie, e che potrebbero prendere in considerazione un’allettante proposta lavorativa.

Qui entrano in gioco i cacciatori di teste, detti head hunter a livello internazionale: questi speciali recruiter lavorando infatti proprio su questi “candidati passivi”, costruendo e sviluppando nel tempo delle reti di contatti all’interno dei propri settori di competenza. Ecco che allora, rivolgendosi a un head hunter ICT, sarà possibile inserire nel processo di selezione del personale anche dei professionisti informatici che, altrimenti, non avrebbero mai e poi mai inviato la propria candidatura.

Si capisce che quindi la caccia diretta dei talenti si presenta come la forma più efficace per trovare dei professionisti qualificati, con l’esperienza richiesta e con le esatte competenze ricercate.

Va peraltro detto che i vantaggi del rivolgersi a dei cacciatori di teste specializzati in un determinato settore per trovare dei lavoratori qualificati da inserire in azienda non sono solamente questi. L’head hunter è infatti prezioso anche nella successiva fase di selezione, mettendo a disposizione della sua azienda tutte le sue abilità nel condurre i colloqui di lavoro e i diversi test volti a portare alla luce le unicità di ogni candidato.

Trovare personale qualificato quando il talento è in azienda: la formazione

Non va dimenticato infine che talvolta, in casi ben specifici, per trovare personale qualificato è possibile guardare direttamente all’interno dell’azienda, senza quindi avviare dei reali processi di ricerca e selezione del personale. Questo approccio può presentare diversi vantaggi: è noto per esempio che offrire ai propri dipendenti delle possibilità concrete di crescita professionale e di carriera incrementa la retention, riducendo il tasso di turnover. E ancora, portare a un livello successivo dei dipendenti significa inserire in posizioni via via più importanti delle persone che conoscono già le peculiarità dell’azienda, e che si riconoscono negli ambienti salienti della sua cultura.

Non va infine dimenticato il fatto che promuovere un dipendente significa selezionare una persona che si conosce già in profondità: nel caso del processo di selezione del personale invece ci si dovrà ‘limitare’ alle informazioni che potranno essere raccolte dal CV, dai colloqui di selezione, dai test, dalle referenze e dalla presenza online del candidato.

D’altra parte, attingendo a un processo di ricerca e selezione del personale condotto in maniera attenta e professionale sarà possibile contare su una risorsa esperta e aggiornata, pronta a portare in azienda nuovi punti di vista, nuove esperienze e nuove tecniche: cose che, optando per la promozione interna, non si potrebbero raggiungere.

La tua azienda deve trovare personale qualificato per crescere? Contattaci: i nostri cacciatori di teste sapranno aiutarti per individuare i professionisti più talentuosi. 

 

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