Come scegliere chi promuovere in azienda? Un business in crescita ha bisogno di talenti. Di più: spesso a limitare lo sviluppo di un’impresa è proprio la mancanza dei talenti necessari, soprattutto quando si parla di management e di leadership. Per trovare un nuovo manager l’azienda ha notoriamente due strade davanti a sé: da una parte vi è la promozione di dipendenti già presenti all’interno del team, con tutti i vantaggi di poter dare la gestione di un’area a una persona che conosce già molto bene l’azienda, i suoi bisogni, i suoi servizi e prodotti, i suoi clienti e via dicendo; dall’altra parte vi sono invece le possibilità infinite offerte dalla ricerca e selezione del personale, con un mercato sterminato di nuovi talenti. Entrambe le strade presentano pro e contro, ma è certo che la prima via da prendere in considerazione sia molto spesso quella di controllare se all’interno del team vi sia già un professionista con le doti necessarie per diventare un manager, tanto da poter meritare una promozione e da essere sostituito con un nuovo assunto. La scelta, però, può essere difficile, tanto più che promuovere la persona sbagliata può arrecare grandi danni all’azienda. Oggi vedremo quindi i fattori da prendere in considerazione per scegliere chi promuovere in azienda.
Come scegliere chi promuovere in azienda
- Considerare i numeri: anche per scegliere chi promuovere in azienda è sempre bene affidarsi per prima cosa ai dati certi, e quindi ai numeri. Questo significa individuare le metriche più importanti per il ruolo futuro, così da poter effettuare una stima – in base ai dati raccolti sui dipendenti che potenzialmente potrebbero essere promossi – su quale potrebbe essere il dipendente che può diventare manager con successo.
- Chi desidera davvero la promozione: si potrebbe pensare a una prima vista che la promozione sia un obiettivo concreto per tutti i dipendenti. In realtà non è affatto così: non tutti potrebbero desiderare quella precisa promozione. Non è affatto raro trovare manager che rimpiangono la propria vecchia posizione e che avrebbero voluto strutturare in modo differente la propria carriera all’interno dell’azienda, e che di conseguenza non riescono a dare il meglio nel nuovo ruolo.
- Gestire sé stessi prima ancora degli altri: diventare un manager significa dover gestire quotidianamente molte persone, molti progetti, molti problemi, molte esigenze. Diventa quindi essenziale capire se le persone prese in considerazione per la promozione abbiano sviluppato nel tempo dei sistemi per gestire prima di tutto sé stessi, a partire per esempio da una buona strategia di time management per le proprie giornate. Un manager che non sa gestire il proprio lavoro sarà molto presto soggetto a frustrazione e a sopraffazione.
- Le skill necessarie: scegliere chi promuovere in azienda non è tanto diverso dal selezionare una nuova persona da inserire nel team. Ecco allora che dovranno essere individuate le hard skill e le soft skill necessarie per ricoprire in modo efficace il ruolo sotto esame. Da questo punto di vista, scegliere chi promuovere dall’interno anziché selezionare una figura esterna è più facile: si conosceranno già piuttosto bene le effettive competenze dei dipendenti. Non è peraltro esclusa la possibilità di promuovere qualcuno che abbia solo in parte le hard skills necessarie: in quel caso sarà necessario prevedere e pianificare fin da subito un solido programma di formazione e di aggiornamento.
- Soluzioni, non lamentele: all’interno di un team di lavoro è normale lamentarsi. Le lamentele che si creano sul luogo di lavoro possono essere peraltro le più varie, e possono riguardare i colleghi, gli orari, gli spazi aziendali, i clienti e via dicendo. Per scegliere chi promuovere in azienda diventa quindi importante individuare le persone che, al di là delle lamentele, offrono anche delle soluzioni, e che quindi sono istintivamente portate a migliorare la situazione. Individuare una persona con un mindset positivo è molto importante per uno sviluppo veloce dell’impresa.
- Una questione di cultura aziendale: un manager d’azienda deve essere un portavoce della cultura aziendale. Questo significa che potrebbe essere rischioso decidere di promuovere una persona che possiede i numeri, le competenze e l’esperienza per guidare un team, ma che non abbraccia la cultura dell’azienda. Dare maggiore potere a una persona non allineata con la filosofia che muove il business potrebbe infatti causare diversi problemi tra manager, nonché dare un’immagine sbagliata ai dipendenti.
- La gestione delle responsabilità: non di rado un dipendente è chiamato a gestire un livello di responsabilità leggermente più alto rispetto a quello solitamente richiesto per il suo ruolo. Come hanno affrontato questi compiti i candidati per la promozione? Meglio annotare questi dettagli e tenerli in considerazione prima di fare questo importante passo.
- Le decisioni strategiche: un manager è chiamato regolarmente a prendere delle decisioni strategiche per il futuro dell’azienda. Questo significa che la persona giusta per la promozione deve avere delle buone capacità quanto a pensiero strategico, e che deve essere in grado di pensare sul lungo termine, senza basare le proprie scelte unicamente sull’immediato, sull’oggi e sul domani.
- Ascoltare i dipendenti: scegliere un manager, scegliere chi promuovere in azienda significa cambiare in modo importante l’ecosistema di un’impresa. Questa scelta deve essere fatta anche partendo da un ascolto attivo dei dipendenti. Diventa quindi importante prendere nota di chi si interessa attivamente al processo di promozione, con domande mirate e specifiche, le quali possono contare molto di più di una semplice esternazione “voglio io quella promozione!”. Ma non è tutto qui: per scegliere chi promuovere come manager è bene ascoltare l’intero team, così da sapere in anticipo come verrebbe accolta la promozione di quello o di quell’altro dipendente.
Questi sono gli elementi fondamentali per scegliere chi promuovere alla posizione di manager all’interno dell’azienda. Non è detto che, considerando tutti questi elementi, si riesca a trovare la figura ideale: alcuni semplicemente non avranno le hard skill o la soft skill giuste, altri saranno maggiormente portati a sviluppi diversi della carriera, e via dicendo. A quel punto è quindi necessario rivolgersi all’esterno, contattando i nostri head hunter per la ricerca e selezione di un manager.