Un colloquio di lavoro andato male può essere un duro colpo, soprattutto quando in realtà si era fortemente convinti di avere tutte le carte in regola per poter dare il meglio di sé in quell’azienda e in quel preciso ruolo. Eppure è così: talvolta, a prescindere dalle proprie competenze e dal proprio impegno, la job interview va semplicemente male. I segnali che possono svelare il cattivo esito di un colloquio di lavoro sono tanti, soprattutto se il selezionatore non è un recruiter professionista né un cacciatore di teste: in quel caso, infatti, il suo comportamento sarà abbastanza trasparente. Si potrà dunque intuire che il colloquio di lavoro è andato male già durante gli ultimi minuti dell’incontro, quando magari l’intervistatore eviterà il contatto visivo con il candidato, incrocerà le braccia o, più semplicemente, si mostrerà disinteressato alle ultime risposte. Altri segnali che, se messi insieme, possono essere letti come un rifiuto, sono la velocità con cui si conclude il colloquio, la mancata descrizione dell’azienda dal parte del selezionatore e, in alcuni casi, il suo continuo ricordare la presenza di altri candidati ‘validi’.
A suggerire che un colloquio di lavoro è andato male, però, non sono solamente le azioni del selezionatore: lo stesso candidato, a prescindere da tutto il resto, si rende spesso conto di non aver dato il meglio di sé, e quindi di aver perso una preziosa occasione. I motivi possono essere i più svariati: forse il colloquio di lavoro è arrivato dopo una notte insonne, o è stato affrontato con una condizione fisica non ottimale, magari con qualche linea di febbre.
L’importante, di fronte a un colloquio di lavoro andato male, è reagire nel modo corretto: vediamo come.
Un colloquio di lavoro andato male non è la fine del mondo
Per prima cosa, va sottolineato che un colloquio di lavoro andato male non è la fine del mondo. Certo, quella poteva essere una preziosa opportunità di carriera, una svolta nella propria vita professionale. Ma non sarà l’ultima: ogni giorno si aprono infatti nuove posizioni lavorative. Ecco quindi che, una volta capito che il colloquio di lavoro non è andato bene, è necessario lasciarsi alle spalle sia la delusione che la rabbia, per trasformare il tutto in un’utile lezione per il futuro.
Imparare dai propri errori
Per prima cosa, dopo un colloquio andato male, è necessario individuare i propri errori, cercando di capire dove si è sbagliato. Questo andrebbe fatto poco dopo l’incontro con l’intervistatore, e sicuramente il giorno stesso, così da poter contare su una buona memoria di quanto successo. L’importante è non esagerare con il pessimismo, convincendosi dunque di aver fatto un colloquio ancora peggiore di quello che si è realmente sostenuto. Cosa è andato storto? Sei arrivato in ritardo all’incontro con il recruiter? Hai risposto in modo troppo vago a delle domande precise? Ti sei dimostrato poco sicuro di te? Non sei stato in grado di mostrare la passione che senti per il tuo lavoro? Hai parlato male delle aziende in cui hai lavorato in precedenza? Durante un colloquio di lavoro si possono commettere tantissimi errori differenti: l’importante è individuare ognuno di questi errori, cercare di capire perché si è sbagliato e quindi impegnarsi per fare meglio la prossima volta.
Ma non è tutto qui: dopo un colloquio di lavoro andato male, c’è un’ulteriore carta che vale davvero la pena di provare.
Chiedere un’altra opportunità
Forse il giorno del colloquio di lavoro eri reduce da una notte insonne, per un malessere tuo o magari di un tuo familiare. Forse l’arrivo in ritardo al colloquio è stato determinato da un imprevedibile incidente che ha creato una coda sulla tangenziale. O forse quel giorno avevi la febbre, e dunque non hai potuto dare il meglio di te. In questi casi potrebbe essere una buona idea domandare una seconda opportunità all’azienda, per avere quindi un secondo colloquio di lavoro. Le probabilità di accedere a questa seconda possibilità non sono tante, ma nemmeno pochissime: il fatto stesso di averti contattato per un primo colloquio di lavoro dopo aver visionato il tuo curriulum vitae dimostra il loro interesse nei tuoi confronti.
Il modo giusto per chiedere una seconda opportunità è quello di mandare un’email di ringraziamento al recruiter il giorno dopo del colloquio di lavoro andato male: qui, in modo molto breve, si potrà spiegare il motivo la propria performance sottotono (un’influenza, un incidente, un problema familiare) chiedendo un nuovo incontro. Colpito dal tuo spirito di iniziativa e dalla tua voglia di ottenere il posto, il selezionatore potrebbe concedere questa seconda preziosa opportunità, da non lasciarsi scappare.
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