Non si contano le persone che si presentano ai colloqui di lavoro senza nessuna preparazione, senza sapere quali saranno le mosse giuste da fare, senza conoscere gli errori da evitare. Ed è per questo motivo che, molto spesso, una volta seduti di fronte al selezionatore, i candidati fanno uno sbaglio dietro l’altro. E questo è un grandissimo peccato, perché il colloquio di lavoro è solo l’ultimo momento di un processo lungo e faticoso. Gli studi, le esperienze professionali, gli aggiornamenti, la ricerca di un lavoro: tutto, alla fine, si risolve con un colloquio di lavoro, perché è lì che si decide il futuro della tua carriera lavorativa.Per quale motivo dovresti presentarti senza la necessaria preparazione? Oggi vogliamo quindi presentarti i 20 errori più comuni che i candidati fanno durante i colloqui di lavoro. E non è tutto qui: in fondo alla lista troverai anche un consiglio in più per prepararti al meglio – sul serio – al prossimo colloquio di lavoro.
20 errori che possono rovinare un colloquio di lavoro
- Non informarsi sull’azienda che assume: non sapere nulla sul potenziale datore di lavoro è uno svantaggio notevole, che si rende particolarmente esplicito nel momento in cui il selezionatore pone la domanda – sempre più frequente – “cosa sa a proposito di questa azienda?”. Chi non ha investito del tempo a studiare l’azienda è automaticamente escluso.
- Non sapere parlare di sé stessi: non di rado viene posta la famosa domanda “ci parli un po’ di lei”. Quale figura può fare un candidato che ha difficoltà nel rispondere a questo quesito? Molto meglio prepararsi un elevator pitch, ovvero un discorso di 30 secondi in cui introdurre i propri punti di forza. Prepararsi un discorso, però, non vuol dire studiarlo a memoria!
- Risposte imparate a memoria: come anticipato, molto meglio evitare di prepararsi delle “frasi fatte”. La memoria sotto stress fa brutti scherzi!
- Dare risposte vaghe: il selezionatore vuole informazioni precise. Dai risposte chiare e vai dritto al punto.
- Parlare troppo poco: ecco un errore tipico dei candidati più timidi, che così facendo ampliano ulteriormente questo difetto. Come si possono mettere in luce i propri punti di forza se non si parla a sufficienza?
- Non sostenere lo sguardo: durante il colloquio di lavoro è bene essere in grado di sostenere lo sguardo dell’intervistatore.
- Arrivare in ritardo: come è possibile presentarsi come dei candidati precisi e affidabili, se ci si presenta in ritardo al colloquio di lavoro?
- Arrivare troppo in anticipo: non bisogna però esagerare nemmeno al contrario. Chi si presenta con troppo anticipo, infatti, potrebbe dare la sensazione di un’ansia eccessiva.
- Non porre delle domande: al termine di un colloquio di lavoro, molto spesso, il recruiter lascia al candidato dello spazio per fare delle domande. È un errore non sfruttare questo momento per avere informazioni importanti, nonché per dimostrare il proprio interesse e la propria buona volontà.
- Non spegnere il cellulare: il colloquio di lavoro è un momento importante. Molto meglio, prima di entrare nell’ufficio dell’intervista, spegnere il cellulare, o perlomeno impostare la modalità silenziosa.
- Interrompere il selezionatore: mai interrompere chi ti sta intervistando.
- Non testare software e hardware: questo vale ovviamente per i soli colloqui di lavoro a distanza, fatti online. Prima del colloquio vero e proprio, molto meglio fare delle prove per testare e migliorare la qualità video e la qualità audio.
- Non mostrare entusiasmo: nessuno vuole assumere un candidato che non sembra desiderare il lavoro offerto.
- Dire delle bugie: non si mente sul curriculum vitae, e non si mente nemmeno durante il colloquio di lavoro. Le bugie hanno le gambe corte, e i recruiter sono molto allenati nello smascherare le menzogne dei candidati poco onesti!
- Abbigliamento sbagliato: per avere delle linee guida sull’abbigliamento da scegliere per il colloquio è sempre bene scoprire come si vestono i dipendenti dell’azienda per la quale si effettua il colloquio. In linea di massima, in ogni caso, vince sempre la sobrietà.
- Nessun punto debole: il colloquio di lavoro classico prevede delle domande sui punti di forza come sui punti deboli. Chi afferma di non avere nessun difetto non può che passare per una persona arrogante.
- La gomma da masticare: sembra impossibile, ma non si contano i candidati che si presentano a un colloquio masticando un chewing-gum.
- Lamentarsi del precedente datore di lavoro: mai lamentarsi dei precedenti datori di lavoro. Nessuno vuole assumere qualcuno che non ha alcun riguardo per l’ex posto di lavoro!
- Postura scorretta: per dare immediatamente una cattiva impressione, sedersi in modo sbagliato o troppo rilassato sulla sedia è certamente un ottimo primo passo.
- Il broncio: il sorriso è indubbiamente il nostro miglior biglietto da visita. É dunque bene sorridere – perlomeno – all’inizio e al termine del colloquio di lavoro, per esprimere entusiasmo nonché uno spirito amichevole.
Questi sono i principali errori da evitare durante il tuo prossimo colloquio di lavoro. Non è però tutti qui: per avere successo è bene anche lavorare sulle proprie debolezze e sui propri punti di forza, migliorare il proprio linguaggio non verbale, capire quali sono le parole chiave da usare e quelle, invece, da evitare a tutti i costi.Per prepararti al meglio per il prossimo colloquio di lavoro i nostri esperti selezionatori sono a tua disposizione per delle simulazioni di colloquio di lavoro: ci collegheremo via Skype con te per delle preziose mock interview, al termine delle quali ti daremo i migliori consigli per migliorare la tua performance, e aumentare le possibilità di trovare il lavoro ideale in tempi rapidi!
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