In Italia ci sono quasi tre milioni di disoccupati, e quindi di persone che sono alla ricerca di un lavoro. A questi vanno aggiunti tutti quei lavoratori che, pur essendo attualmente occupati, si guardano intorno alla ricerca di un nuovo lavoro, più soddisfacente o più remunerativo. Questo per dire, quindi, che nel nostro Paese ci sono tantissime persone che si danno da fare, quotidianamente, per cercare lavoro online: la concorrenza è agguerrita. La rete è uno strumento molto efficace per trovare una nuova occupazione, offrendo agli utenti i siti delle società di ricerca e selezione del personale, i portali di annunci di lavoro e tante altre risorse utili.
Cercare lavoro online, però, non è facile come potrebbe sembrare, anzi, l’errore che può compromettere una candidatura è sempre dietro l’angolo. Per poter avere successo agli occhi del recruiter è invece necessario non commettere alcuno sbaglio, pena il vedersi superare da un candidato più attento. Ecco perché, forti dell’esperienza della nostra agenzia di selezione di personale qualificato, abbiamo deciso di raccogliere in un post tutti i principali errori che i candidati tendono a commettere quando iniziano a cercare lavoro online.
Gli errori da non fare per cercare lavoro online
1- Non far girare il proprio curriculum vitae
Ci sono persone che partono entusiaste per cercare lavoro online, confezionando un curriculum altamente professionale, esaustivo e convincente. Questo entusiasmo finisce però spesso per scemare dopo i primi giorni: il cv viene inserito in alcuni portali, inviato ad alcune agenzie di ricerca del personale, e poi più nulla. E questo è un problema, perché un curriculum vitae, per essere efficace, deve girare: più alto sarà il numero di recruiter che lo vedranno, maggiori saranno le possibilità di successo.
2- Avere un curriculum vitae inefficace
Al contrario, ci sono persone molto attive online, che rispondono quotidianamente agli annunci di lavoro e che si offrono spontaneamente attraverso molteplici candidature, le quali però non possono contare su un buon curriculum, il quale risulta talvolta difficile da leggere, lacunoso, poco chiaro, inespressivo e per nulla convincente. In questo caso, quello che occorre è certamente il restyling del curriculum vitae.
3- Sempre la stessa lettera di presentazione
Nessun lavoro è uguale a un altro, e nessuna azienda è la fotocopia di un’altra. Impossibile, dunque, pensare di cercare lavoro online usando di volta in volta la stessa lettera di presentazione. Molto meglio personalizzare questo testo a ogni nuovo invio, cercando di comunicare i valori giusti per fare una buona impressione al recruiter.
4- Non sfruttare i canali giusti
Chi vuole cercare lavoro online ha di fronte a sé una quantità enorme di canali da sfruttare. Ci sono però tanti candidati che, per abitudine e per pigrizia, si adagiano su un solo portale di annunci, senza quindi sfruttare le tante opportunità della rete. Molto meglio, invece, dedicarsi a canali diversi, destreggiandosi magari tra il portale dell’agenzia del lavoro locale e quelli delle società di head hunting, passando per i più grandi portali di ricerca di lavoro online fino alle varie pagine ‘Lavora con noi’ delle singole aziende. Soprattutto per determinati settori lavorativi, poi, è indispensabile muoversi bene su LinkedIn, ottimo per entrare nei network giusti.
5- Inviare candidature a casaccio
Chi si occupa di ricerca e selezione del personale sa fin troppo bene che, in molti casi, la maggior parte delle candidature inviate è da cancellare, in quanto non congrue con l’annuncio pubblicato. Molte persone alla ricerca di una nuova occupazione, infatti, mandano il proprio cv a tappeto, senza soffermarsi sui prerequisiti dei singoli annunci. In questo modo – oltre a infastidire i recruiter – questi candidati sprecano il loro stesso tempo, il quale dovrebbe invece essere speso per focalizzarsi su degli specifici ruoli per i quali si è invece più qualificati.
6- Scoraggiarsi
Molto spesso chi ricerca lavoro online dedica a questa attività più di due o tre ore al giorno, senza però, magari, ricevere delle risposte dalle aziende per settimane intere. A fronte del tempo speso senza dei riscontri, in molti cadono nello sconforto, perdendo la fiducia nei confronti degli strumenti per cercare lavoro online. E questo è ovviamente un errore: per trovare il lavoro dei propri sogni è necessario impegnarsi a fondo, senza lasciarsi scappare nessuna opportunità.
7- Quantità e non qualità
Contano di più 100 curriculum vitae mandati in un giorno solo in modo veloce e distratto, senza leggere bene gli annunci e senza personalizzare la lettera di presentazione, o uno o due cv inoltrati in modo ragionato, riscrivendo da capo la propria cover letter dopo avere analizzato con attenzione il sito web dell’azienda, la sua storia e la sua mission? Anche per cercare lavoro online, la qualità conta molto più della quantità.
8- La fotografia sbagliata
Su LinkedIn, sul curriculum vitae, sui portali di ricerca di posti di lavoro, sono tanti i canali ai quali i candidati affidano, insieme alla lista delle proprie competenze, anche la propria foto. E sarebbe un vero peccato se fosse proprio questa immagine a compromettere le tue possibilità di accedere a un nuovo lavoro! È dunque necessario ricordarsi di non usare selfie divertenti o provocanti, né delle immagini ritagliate da vecchie foto di coppia o di gruppo. La foto da allegare al proprio curriculum vitae deve essere seria e professionale, e deve mostrarti in una veste consona al lavoro per il quale ti stai candidando.
9- Non curare i propri profili social
Ancor prima di contattarti per un colloquio, un recruiter può ricercare informazioni su di te online. Così, dopo aver ricevuto il tuo curriculum, un selezionatore potrebbe decidere di fare un veloce controllo su Facebook, su LinkedIn, su Twitter o su Instagram, alla ricerca di ulteriori informazioni sul tuo conto: cosa troverebbe quel recruiter? Ci sono forse delle fotografie pubbliche che mai e poi mai vorresti mostrare al tuo potenziale datore di lavoro? Ci sono delle affermazioni delle quali potresti pentirti? Ti consigliamo di trovare questi post e di cancellarli – o di renderli privati – prima che finiscano sotto gli occhi del prossimo recruiter!