Semplicità, chiarezza e feedback. Gli ingredienti di una candidate experience positiva.
E’ risaputo: assumere un dipendente può essere difficile e dispendioso, in termini di tempo e risorse. Molte energie vengono spese nel revisionare i curricula, nelle interviste telefoniche e durante i colloqui con i candidati. Tutto, per cercare di assumere la persona ideale.
Per quanto la maggior parte dei candidati non riuscirà a raggiungere lo step finale, è importante creare una candidate experience positiva per tutti coloro che esprimono interesse per l’azienda.
Questo aiuterà la brand reputation. I candidati – anche quelli che non verranno assunti – avranno una buona impressione dell’impresa.
Consigli su come rendere positiva una candidate experience
1. Il testo della job description
Deve essere chiaro, semplice e raccontare qualcosa dell’azienda senza troppi tecnicismi. E’ molto utile inserire riferimenti al sito web. Questo permette di stabilire subito un contatto, o di scremare i candidati che non sono in linea con la posizione e i valori aziendali. Fornire indicazioni del tipo “Cosa facciamo?” o “Perché lavorare con noi” possono aiutare i candidati a capire se è sono adatti per la posizione.
2. Dare sempre un feedback
Se c’è qualcosa che i candidati temono è rimanere in attesa di risposta, o non riceverne. Questo accade con una certa frequenza, per sfortuna. Stando ad alcuni studi condotti da diversi siti web per la ricerca di lavoro, il 43% dei candidati riceve una risposta entro una settimana, il 38% nell’arco di due settimane, l’8% dopo qualche mese, il 6% in un solo giorno, mentre il 5% non la riceve mai. Quest’ultima è la situazione più sgradevole, destinata a procurare più malcontento e delusione.
Molte aziende non informano i candidati che non hanno avuto successo nella selezione. Invece, è fondamentale notificare il candidato sul perché e a che punto è del processo. Lasciare una buona impressione aiuta a creare una buona candidate experience e un’immagine positiva del brand dell’azienda.
Come? Non è necessario chiamare ogni candidato che ha inviato il suo curriculum per la posizione aperta. Il modo più semplice è: ricorrere ad un servizio di risposta automatica. Attraverso questo, i selezionatori possono inviare un’email a tutti, per spiegare loro che riceveranno sicuramente una risposta ma che dovranno pazientare, perché il numero di candidature non consente di procedere in altro modo. Questa viene percepita come una dimostrazione di attenzione e di considerazione che verrà certamente apprezzata.
3. Chiedere un feedback ai candidati
Altro punto fondamentale è trattare i candidati con onestà, tempestività, considerazione e positività. Ad esempio, chiedere feedback al candidato su come ha percepito il contesto e l’impegno da parte degli addetti alla selezione farà risultare il colloquio come un’occasione di scambio. Si evita così di far sentire i candidati sotto giudizio.
Mettiti nei panni del candidato
Il team di recruiting dovrebbe mappare il processo di selezione attraverso gli occhi di un candidato. È utile scoprire com’è questa esperienza e apportare le eventuali modifiche, facendo in modo che coincida con i valori del brand. Questo include il modo in cui si forniscono feedback ai candidati non idonei. Ricordiamoci che, dopo tutto, i candidati sono i nostri clienti.
4. Niente segreti
La comunicazione con i candidati in ogni fase del processo è fondamentale. Il non sentirsi considerato per un candidato può impattare in modo significativo sulla brand reputation. E’ bene non pensare di non poter aggiornare sulla posizione finché l’iter di selezione non è concluso. Se qualcuno non è più in considerazione, basta farlo sapere.
5. Parla con entusiasmo della tua azienda
Comunicare sincera passione per ciò che la tua azienda fa creerà vicinanza con i candidati. L’energia positiva è contagiosa: anche se il candidato non è il prescelto, con ogni probabilità se ne andrà con una mentalità positiva e favorevole nei confronti dell’azienda.
6. I touch point: ricordali
Ogni candidato dovrebbe sentirsi sempre benvenuto dall’azienda, in qualunque contatto. È importante impostare touch point coerenti e utili, dal contatto via mail a quello telefonico, dal personale addetto alla selezione fino alla reception. Attrarre talenti è lo scopo per cui il team HR progetta e realizza i touch point.