Quando gli impegni professionali diventano un peso insostenibile, non ci va più di alzarci per andare in ufficio e sentiamo di stare occupando male il nostro tempo, è allora il momento di cambiare lavoro. In certi casi il problema risiede nelle condizioni economiche che non ci soddisfano più, altre volte è l’ambiente o il rapporto con colleghi e superiori a costringerci a cercare un nuovo impiego. Anche le aspirazioni di ognuno, se insoddisfatte, sono un motivo più che sufficiente per abbandonare l’ufficio dove magari abbiamo trascorso molti anni della nostra vita professionale. Nei casi più gravi è il dubbio di aver sbagliato professione a forzarci al cambiamento. Se la domanda a cui non sapete rispondere è “amo davvero il mio lavoro?” vi proponiamo una serie di consigli di career consuling che vi aiuteranno a trovare le radici del vostro malessere.
Secondo i career advisor, prima di decidere se è davvero arrivato il momento di cambiare lavoro, ogni professionista dovrebbe fare un piccolo esame di coscienza e analizzare in modo attento e ponderato quello che ha effettivamente a sua disposizione. È importante ricordare che quel lavoro che cominciamo ad odiare e ci impedisce di alzarci con il sorriso ogni mattina, ci ha formato e accompagnato ed è comunque al nostra base professionale. Il primo passo è comprendere il valore che si è raggiunto fino ad oggi. I career advisor sottolineano che questo processo di analisi deve essere eseguito con grande accuratezza e che bisogna dedicargli tutto il tempo necessario. Solo attraverso questo esercizio sarà possibile ottenere le risposte che cerchiamo e avere la certezza di aver compreso quali siano le nostre reali necessità. Gli esperti consigliano di ritagliarsi un tempo minimo di 40 minuti, ma è ovvio che più si va in profondità nell’indagine migliore sarà il risultato: in realtà dovreste prendervi il tempo che vi serve per riflettere su una scelta importante come quella di cambiare lavoro.
I consigli per cambiare lavoro
Carriera
Il professionista che desidera cambiare lavoro dovrebbe chiedersi: quale lavoro sto svolgendo al momento? Quali sono i suoi punti di forza e debolezza? I career advisor consigliano inoltre di analizzare le caratteristiche dell’azienda cui dedichiamo buona parte delle nostre giornate. Ad esempio, i suoi valori corrispondono ai miei? Un aspetto molto importante è, infatti, il proprio livello di soddisfazione. Quali sensazioni provo mentre lavoro e quando timbro il cartellino di uscita? Mi sento appagato o scontento? Anche l’ambiente e i colleghi possono influire sulla percezione che abbiamo della nostra professione. Chi sono le persone con cui lavoro e come mi trovo a rapportarmi con loro? L’ideale è sempre quello di fare un lavoro che a fine giornata ci faccia sentire fieri dei compiti svolti, con un’azienda che rispecchi i nostri valori e in un ambiente lavorativo sereno, che permetta sia la crescita personale sia un rapporto appagante con colleghi e superiori.
Finanze
L’aspetto economico è un fattore determinante nella scelta di un impiego in qualsiasi settore e a prescindere dal livello raggiunto in carriera. Posso dire di essere davvero soddisfatto delle mie finanze? Quali sono le mie fonti principali di reddito? Grazie al mio stipendio posso dare risposta alle mie sole esigenze di base o posso permettermi delle spese extra? Anche per le finanze bisogna considerare che il lavoro ideale ci apporti una soddisfazione che varia in base alle nostre esigenze, ma anche a quanto siamo migliorati perfezionandoci e a quante ore lavorative impegniamo ogni giorno.
Riposo
Portarsi il lavoro a casa è diventata una pratica comune grazie alla diffusione di sistemi sempre più avanzati di telelavoro ma staccare dalle scadenze e dagli impegni professionali è di fondamentale importanza per il proprio equilibrio psicofisico. Bisognerebbe quindi chiedersi: mi riposo in modo adeguato? Come riesco a ricaricare le batterie? Come posso trovare una nuova ispirazione?
Creatività
Un lavoro monotono e ripetitivo è per sua natura alienante e con il passare del tempo è naturale che l’insoddisfazione cresca fino a diventare insostenibile. Gli esperti quindi consigliano di chiedersi: Come esprimo la mia creatività? sono sicuro di essere soddisfatto di come le mie idee vengano sfruttate in azienda? Bisogna chiedersi come poter essere stimolati in modo sempre nuovo dal lavoro che facciamo ogni giorno.
Ambiente
L’ambiente in cui lavoriamo influenza la percezione che abbiamo del mondo. Il professionista che vuole cambiare lavoro dovrebbe quindi tentare di descrivere il proprio ambiente di lavoro dal punto di vista dello spazio, colore, luce e arredamento per poi chiedersi se è di suo gradimento. Il secondo passo è domandarsi: “Come l’ambiente in cui lavoro contribuisce alla mia felicità e può portarmi al successo professionale a cui aspiro?
Relazioni professionali
Le persone con cui interagiamo sul lavoro sono fondamentali per la nostra crescita professionale perché ci permettono di condividere esperienze, confrontarci, ampliare le competenze e punti di vista. Per capire se è arrivato davvero il momento di cambiare lavoro bisognerebbe calcolare quante persone compongono il mio network e quante di essere rientrano nella mia cerchia e posso dire siano miei mentori o consiglieri. Bisognerebbe poi chiedersi: Quanto sono forti queste relazioni professionali e come posso fare per ampliare o migliorare le mie conoscenze sul lavoro?
Relazioni personali
La vita privata molto spesso influenza quella lavorativa e viceversa. Ogni professionista, a prescindere dal campo in cui opera, dovrebbe quindi domandarsi: Chi è davvero parte integrante della mia vita? Queste relazioni e persone come mi supportano nel quotidiano? È importante comprendere se le radici del malessere sono strettamente personali o inerenti al lavoro.
Reputazione e valore
L’immagine che gli altri hanno di noi in qualche modo hanno determina l’opinione che abbiamo di noi stessi. Questo vale nella vita di tutti i giorni come sul lavoro. Ecco quindi alcune domande da porsi riguardo la propria “reputation”:
- Cosa pensano di me le persone che amo e ammiro?
- Ho mai ricevuto critiche da amici o colleghi per come mi comporto sul lavoro? Se sì di che tipo?
- Quali sono i tre aggettivi più utilizzati dalle altre persone per descrivermi?
- Cosa penso di me stesso? Qual è il mio valore?
- Ho mai commesso un errore degno di nota nella mia vita professionale? Qual era l’opinione che avevo su me stesso quando ho compreso di aver sbagliato o qualcuno me lo ha fatto notare?
- Come reagirei al fallimento dal punto di vista professionale?
Queste domande sono fondamentali per comprendere se la nostra insoddisfazione è data anche da un’insoddisfazione relativa alla paura di fallire, al senso di insicurezza che ci fa sentire inferiore ai colleghi, alla frustrazione di non sapere a fondo se stiamo svolgendo bene il nostro lavoro. Anche la nostra reputation quindi influisce quindi tanto sul nostro benessere psicologico a lavoro.
Una volta completato questo profondo e accurato processo di autoanalisi e aver risposto sinceramente a queste domande, arriva il momento di passare dalle idee ai fatti. In questo articolo abbiamo raccolto i consigli dei career coach riguardo il percorso e le azioni che coloro che vogliono cambiare lavoro devono compiere per avere la certezza di essere appetibili per il mercato e per trovare un nuovo impiego che davvero soddisfi le proprie aspirazioni in tempi ragionevoli.
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